Edilizia, reverse charge ad applicazione ridotta

Pubblicato il 12 luglio 2007

Con la risoluzione n. 164 dell’11 luglio, l’agenzia delle Entrate risolve i dubbi relativi alla fatturazione, ai fini Iva, dei lavori per gli impianti di allarme nei fabbricati. L’istallazione, la riparazione e la manutenzione degli impianti possono essere soggetti al meccanismo del reverse charge solo per i lavori in subappalto, quando a monte sia stato stipulato un contratto di appalto. Invece se l’istallazione è stata commissionata da una società produttrice di impianti che li fornisce direttamente al cliente finale con un contratto di fornitura con posa in opera, allora la fatturazione deve avvenire secondo le regole ordinarie Iva con addebito dell’imposta nel documento emesso dal prestatore. Inoltre, essendo l’attività di manutenzione assimilabile alla riparazione, può applicarsi il meccanismo dell’inversione contabile se rientrante nel subappalto. Dunque, secondo le Entrate, è necessario verificare la natura giuridica del rapporto contrattuale tra il produttore ed il cliente finale per poter determinare il corretto regime Iva da applicarsi.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Volontariato e formazione: novità dal ministero del lavoro

27/10/2025

Modello 770 e CU 2025 redditi esenti: scadenza 31 ottobre e istruzioni operative

27/10/2025

Dividendi, IVA e marchi: cosa cambia con la LdB 2026

27/10/2025

Magistrati ordinari: nuovo bando di concorso per 450 posti

27/10/2025

Riduzione contributiva nel settore edile per il 2025 confermata all’11,50%

27/10/2025

CNDCEC, presentata la terza guida operativa sull’intelligenza artificiale

27/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy