Elezione Ordini, primi commenti alla declaratoria di illegittimità del Tar Lazio

Pubblicato il 16 giugno 2015

Primi commenti dal mondo dell'Avvocatura rispetto alle due pronunce del 13 giugno 2015, con cui il Tar del Lazio ha dichiarato illegittime alcune norme del regolamento sulle modalità di elezione dei componenti dei consigli degli ordini circondariali forensi.

Ester Perifano, presidente dell’Associazione Nazionale Forense (Anf), si dice molto soddisfatta del risultato ottenuto e sottolinea come l'Anf fosse assolutamente convinta della propria tesi e delle criticità evidenziate.

“Stupisce” - sottolinea la Perifano - “che il Ministero della Giustizia, di fronte a contestazioni precise e suggerimenti circostanziati, abbia scelto di confermare un impianto regolamentare che era chiaramente illegittimo”.

L'Anf si attende, a questo punto, che il Guardasigilli, “responsabilmente, si impegni per rimediare alla confusione che, inevitabilmente, si è creata: alcuni Ordini hanno votato con regole che il TAR ha considerato illegittime, altri non hanno votato affatto, e vi è un tasso di ricorsi altissimo (per circa il 30 % degli Ordini dove si è votato pende ricorso innanzi al CNF, autorità competente a decidere sulla legittimità delle operazioni elettorali)“.

Anche l'Associazione nazionale avvocati italiani (Anai), l'altra associazione degli avvocati che ha visto accogliere il proprio ricorso dal Tar, evidenzia la propria soddisfazione.

L'associazione, a mezzo di comunicato del 15 giugno 2015 a firma del proprio presidente, Maurizio de Tilla, evidenzia come la vicenda processuale possa dirsi, a questo punto, conclusa “con il riconoscimento del pluralismo della rappresentanza ordinistica forense”.

Così, gli Ordini che fino ad oggi non hanno provveduto alle elezioni potranno procedere in base alle regole sancite dal Tar, dopo il necessario adeguamento regolamentare.

La questione che rimane in piedi” – continua de Tilla - “è però quella della sorte delle elezioni già celebrate in numerosi Ordini (eccettuati Salerno, Spoleto, Pisa ed altri che si sono attenuti ai principi sanciti dal TAR e invocati dall’ANAI e dalle altre Associazioni)”. 

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