Erario battuto se il conto appartiene alla moglie

Pubblicato il 22 ottobre 2007

La corte di Cassazione, con la sentenza n. 19216 del 14 settembre chiarito che per poter far valere anche sui conti correnti intestati a soggetti formalmente terzi rispetto al contribuente fiscalmente indagato, la presunzione legale relativa ai movimenti su tali conti, è necessario che l’amministrazione finanziaria dimostri, anche in via presuntiva, la sostanziale imputabilità al contribuente medesimo delle posizioni creditorie e debitorie annotate sui conti. Nel caso in esame, corte, rifacendosi alla circolare delle Entrate n. 32/2006, ha ritenuto manifestamente infondato il ricorso dell’amministrazione finanziaria, non avendo questa fornito dimostrazione alcuna circa la compenetrabilità delle operazioni effettuate sul conto della moglie del contribuente con l’attività svolta dal coniuge. Va però tenuto conto che non ha ancora assunto una posizione univoca in merito alla presunzione e ai conti intestati ai familiari. Infatti, nella sentenza n. 18868/2007, ha ritenuto legittime le indagini bancarie estese ai congiunti del contribuente, reputando il rapporto familiare sufficiente a giustificare, salvo prova contraria, la riferibilità al contribuente accertato delle operazioni riscontrate sui conti correnti bancari dei soggetti indicati.

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