Errata diagnosi, no danni morali

Pubblicato il 04 aprile 2009

La Cassazione, terza sezione civile, con sentenza n. 7999 del 2009, ha statuito che può non avere diritto al risarcimento dei danni morali chi, erroneamente, sia stato informato di essere risultato positivo al test Hiv. In particolare, è stata confermata una decisione della Corte d'appello di Bologna con cui era stato negato il risarcimento del danno morale ed esistenziale ad un uomo, che, in occasione di un intervento chirurgico, era stato sottoposto a sua insaputa al test dell'Hiv risultando positivo. Un'ulteriore analisi, poi, aveva smascherato nel giro di una settimana l'errore. Per i giudici di legittimità “le stesse modalità della vicenda escludono che l'uomo possa aver subito una permanente e significativa modificazione in pejus delle sue abituali condizioni di vita o che si sia verificato un qualsiasi peggioramento della serenità familiare”.

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