Escluso il peculato per le spese di modesta entità

Pubblicato il 26 novembre 2010 La Corte di cassazione, con sentenza 41709 del 2010, ha escluso che possa integrare reato l'utilizzo, da parte del pubblico dipendente, del telefonino di servizio o della connessione ad internet in ufficio per motivi privati nel caso in cui le spese risultino molto contenute.

In particolare, è stata confermata la decisione con cui i giudici di merito avevano disposto il non luogo a procedere nei confronti di un dirigente del Comune di Stresa, indagato per peculato e abuso d'ufficio in quanto aveva usato il cellulare di servizio per contatti privati per una spesa totale di 75 euro di traffico telefonico.

Per la Corte di legittimità, i danni di scarsa entità al patrimonio della pubblica amministrazione sono irrilevanti in quanto consistenti in condotte “inoffensive del bene giuridico tutelato”.
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