Fallimenti, sentenze escluse dal casellario

Pubblicato il 19 novembre 2008
La Cassazione, con sentenza n. 40675 del 31 ottobre scorso, ha accolto il ricorso presentato da due imprenditori contro l'ordinanza con cui il Tribunale di Roma aveva respinto la richiesta di cancellazione dal casellario giudiziale dell'annotazione della dichiarazione del loro fallimento. I giudici di merito, pur ricordando che nel 2006 era stata abolita la riabilitazione da parte del fallito, hanno sottolineato, comunque, la vigenza della normativa che prevede l'iscrizione della sentenza di fallimento nel certificato del casellario. Non vi era stata, infatti, alcuna abrogazione espressa di tale norma. Di diverso avviso la Corte di legittimità, secondo cui “l'esame della nuova normativa nel suo complesso porta a ritenere che l'intento del legislatore sia stato quello di eliminare le conseguenze negative della dichiarazione di fallimento in relazione al godimento dei diritti civili, fermo restando un regime di pubblicità riservato al registro delle imprese”.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy