False comunicazioni sociali in danno a soci e creditori

Pubblicato il 18 aprile 2012 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 14759 del 17 aprile 2012, ha confermato la condanna per il reato di cui all’articolo 2622 del Codice civile per “False comunicazioni sociali in danno dei soci o dei creditori”, già disposta dai giudici di merito nei confronti dell’amministratore delegato di Bpi.

Secondo la Corte, il reato contestato doveva ritenersi configurato alla luce della condotta dell’amministratore di falsa esposizione di fatti materiali nelle comunicazioni sociali, ovvero di omissione di informazioni la cui comunicazione è dovuta per legge; e con tale condotta, l’imputato aveva, in particolare, indotto in errore i soci ed il pubblico sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Costo medio orario del lavoro logistica e trasporto merci: pubblicato il decreto

23/12/2025

Convenzione Inps–Regioni 2025: adempimenti, costi e durata

23/12/2025

IVA e logistica: Assonime sul regime opzionale transitorio

23/12/2025

Conto Termico 3.0, Regole Applicative GSE in vigore dal 25 dicembre 2025

23/12/2025

Acconto IVA 2025: soggetti obbligati, calcolo, scadenza

23/12/2025

Famiglie monogenitoriali e studenti universitari: bandi Cassa Forense in scadenza

23/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy