Festival del lavoro: giorno due per il primo convegno dedicato alle strategie per l'occupazione

Pubblicato il 25 giugno 2010

In occasione del primo “Festival del lavoro” che si è aperto il 24 giugno 2010 a Treia, il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, è intervenuto con un video messaggio per augurare buon lavoro a tutti i partecipanti e per congratularsi con i consulenti del lavoro (Consiglio nazionale e Fondazione studi) che hanno organizzato l’evento.

Nelle parole del Ministro: “I consulenti del lavoro hanno un'anima sociale che esprimono così bene con iniziative e momenti di riflessione come il Festival del lavoro”.

Scopo del Festival è, infatti, proprio quello di analizzare il mondo del lavoro dal punto di vista del diritto, dell’economia, dell’occupabilità, del welfare e di tutti gli altri adempimenti, con il fine ultimo di “eliminare i tanti pesi che inibiscono lo sviluppo del lavoro”.

Sacconi, in collegamento video, ha fatto sapere che proprio insieme alla categoria dei consulenti si sta lavorando ad un piano triennale denominato “liberare il lavoro per liberare i lavori”. La sfida, raccolta dalla professione guidata da Marina Calderone, riguarda proprio il rilancio dell'occupazione e la riaffermazione della legalità contro il sommerso.

Grazie all’esperienza dei consulenti, che negli ultimi due anni hanno fornito indicazioni tecniche molto utili sul mondo del lavoro – ha sottolineato Sacconi - sarà possibile affrontare questo delicato argomento non solo in termini di legalità e regolarità formale, ma anche in termini di migliore qualità possibile, di un ottimale impiego delle risorse, di una consulenza aziendale totale. Proprio tramite il lavoro la persona si realizza ed esprime le proprie potenzialità, soprattutto se è un lavoro di qualità. Per tali ragioni, appare sempre più necessario favorire la crescita e la ripresa economica perseguendo sempre l'obiettivo della buona occupazione con buone regole.

Si è proseguito, poi, con il parlare del piano triennale per il lavoro, che nasce proprio dall’idea di liberare il lavoro da tanti pesi che ne frenano la crescita, dall’illegalità al centralismo fino alla logica del conflitto, per giungere ad una situazione in cui grazie a meno regole sarà possibile parlare di ripresa connessa a un maggiore livello di occupazione.

Marina Calderone, come portavoce dell’intera categoria professionale, ha sottolineato il grande impegno profuso dai consulenti negli ultimi tempi proprio in vista di promuovere il lavoro etico, nel rispetto delle regole e dei diritti.

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