Con il provvedimento n. 546324 del 3 dicembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito la percentuale del credito d’imposta spettante alle Fondazioni di origine bancaria (FOB) per l’anno 2025. La percentuale, fissata al 18,1982%, è stata determinata sulla base dei versamenti effettuati dalle fondazioni al Fondo Unico Nazionale (FUN) entro il 31 ottobre 2025.
Il Fondo Unico Nazionale (FUN) è stato istituito dal Codice del Terzo Settore (CTS), precisamente dall'articolo 62, comma 1, del Decreto Legislativo n. 117/2017, con l’obiettivo di garantire un finanziamento stabile per i Centri di servizio per il volontariato (CSV).
Questi centri sono importanti per il supporto alle organizzazioni del Terzo Settore, offrendo servizi di consulenza, formazione e assistenza operativa.
Le FOB sono chiamate a contribuire annualmente al FUN per garantire la sostenibilità e la stabilità dei CSV.
In cambio di questo contributo, le fondazioni beneficiano di un credito d’imposta, pari al 100% dei versamenti effettuati, ma con un limite massimo. Fino al 2018, il tetto era di 15 milioni di euro, mentre dal 2019 in poi è stato fissato a 10 milioni di euro annui.
Il credito d’imposta viene calcolato sulla base dei versamenti effettuati al FUN dalle fondazioni. Ogni anno, l’Organismo Nazionale di Controllo (ONC) raccoglie le informazioni sui versamenti e le trasmette all’Agenzia delle Entrate, che poi definisce la percentuale spettante per ciascun anno.
La percentuale di credito d’imposta dipende dal rapporto tra le risorse stanziate e l’importo complessivo dei versamenti.
Il provvedimento n. 546324 del 3 dicembre 2025 ha definito la percentuale del credito d’imposta spettante alle Fondazioni di origine bancaria (FOB) per l’anno 2025. Complessivamente, i versamenti effettuati dalle fondazioni al Fondo Unico Nazionale (FUN) entro il 31 ottobre 2025 sono ammontati a 54.950.226,09 euro, mentre le risorse disponibili per il credito d’imposta sono pari a 10 milioni di euro.
La percentuale del credito d’imposta è quindi stata calcolata come il rapporto tra le risorse disponibili e l’importo complessivo versato, risultando in un valore del 18,1982%, troncato alla quarta cifra decimale. Sebbene la percentuale rifletta un parziale recupero rispetto ai versamenti effettuati, il sistema garantisce comunque la copertura dei 10 milioni di euro destinati al credito d’imposta e assicura la continuità del finanziamento ai Centri di servizio per il volontariato (CSV), che svolgono un ruolo fondamentale nel supportare le attività del Terzo Settore in Italia.
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