Decreto Giustizia in vigore: 500 giudici da remoto e organici potenziati

Pubblicato il 18 agosto 2025

E' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 183 dell'8 agosto 2025 il Decreto legge n. 117/2025, cosiddetto Decreto Giustizia.

Le relative disposizioni entrano in vigore il  9 agosto 2025, giorno successivo a quello della pubblicazione.

Tra le novità, contingente di 500 magistrati da remoto incaricati di 50 cause ciascuno fino al 30 giugno 2026, rafforzamento della sorveglianza con 58 unità, impiego dei consiglieri del Massimario di Cassazione. E ancora, piani straordinari nelle Corti d’appello disagiate, tirocinio dei magistrati a 20 mesi, modifiche alla legge Pinto.

Giustizia civile, via libera alle misure straordinarie per il PNRR

Il provvedimento - approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 4 agosto 2025 - contiene misure urgenti in materia di giustizia, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In particolare, le misure mirano a ridurre la durata dei procedimenti civili e a favorire lo smaltimento dell’arretrato giudiziario.

Il termine di completamento resta fissato al 30 giugno 2026.

Il decreto legge Giustizia è stato approvato insieme a due disegni di legge: uno per la semplificazione normativa a favore delle imprese e uno per il rilancio dei territori colpiti da crisi produttive, in particolare nel Centro Italia.

Interventi straordinari per la giustizia civile  

Tra le principali novità del provvedimento sulla Giustizia si segnala l’introduzione di un contingente straordinario di 500 magistrati applicati da remoto, incaricati di definire almeno 50 procedimenti civili ciascuno, con possibilità di ulteriore assegnazione di 50 procedimenti se i primi sono definiti prima del 30 giugno 2026.

L’applicazione, su base volontaria, potrà coinvolgere anche magistrati fuori ruolo e sarà limitata a sedi giudiziarie individuate dal Consiglio Superiore della Magistratura (CSM).

Il magistrato, in ogni caso, mantiene la sede di servizio originaria.

Le udienze, nei predetti casi, si tengono da remoto (artt. 127-bis e 127-ter c.p.c.), salvo richiesta delle parti per udienza in presenza.

Benefici riconosciuti

Ai magistrati interessati vengono riconosciuti incentivi economici e premialità di carriera:

L’efficacia della misura è prevista fino al 30 giugno 2026.

Potenziamento organico e deroghe funzionali  

Il decreto prevede inoltre l’ampliamento della pianta organica della magistratura ordinaria con l’aggiunta di 58 unità, destinate prevalentemente alla magistratura di sorveglianza, per far fronte alle crescenti attività legate all’esecuzione delle pene e alla tutela dei diritti dei detenuti.

Viene autorizzato, altresì, l’impiego di magistrati del Massimario della Corte di Cassazione nelle sezioni civili per lo svolgimento di funzioni giurisdizionali, anche in deroga ai criteri ordinari di anzianità.

I giudici di pace potranno essere destinati in supplenza presso uffici scoperti, in caso di vacanze di organico della magistratura togata.

Piani speciali per Uffici in difficoltà

Gli uffici giudiziari in difficoltà, sotto la vigilanza del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), possono adottare piani straordinari per ridurre l’arretrato, con facoltà di derogare temporaneamente ai limiti dei carichi esigibili.

Nel dettaglio, per le Corti d’appello che non hanno raggiunto gli obiettivi PNRR al 30 giugno 2025:

Ai magistrati trasferiti spetta:

Il beneficio non è cumulabile con altre indennità analoghe.

Tirocinio magistrati concorso 2023

Per quanto riguarda la formazione, viene rivista la disciplina del tirocinio dei magistrati ordinari.

In deroga alla disciplina vigente, il tirocinio dei magistrati ordinari dichiarati idonei nel concorso bandito il 9 ottobre 2023 durerà 18 mesi, articolati come segue:

Modifiche alla legge Pinto  

In tema di indennizzi per irragionevole durata del processo (Legge n. 89/2001), la domanda potrà essere presentata anche in corso di causa, una volta superati i limiti temporali previsti.

Per i crediti relativi a somme liquidate fino al 31 dicembre 2021, i titolari dovranno rinnovare la dichiarazione di persistenza del credito entro il 30 ottobre 2026. Fino al 21 gennaio 2027, sono sospese le azioni esecutive e quelle già iniziate non potranno proseguire.

Il decreto legge n. 117/2025 ha quindi prorogato al 30 ottobre 2026 il termine per presentare le istanze sulla piattaforma SIAMM. La mancata adesione al progetto straordinario “PintoPaga” comporta la decadenza dal credito. I pagamenti saranno effettuati entro il 31 dicembre 2026.

Rinvio di riforme strutturali  

Il decreto, per finire, differisce al 31 ottobre 2026 l’entrata in vigore delle nuove competenze dei giudici di pace.

Slitta, inoltre, anche l’operatività del nuovo tribunale della famiglia, ora posticipata a novembre 2026, con l’obiettivo di accorpare tutte le competenze in materia di minori e diritto di famiglia.

Si prevede, altresì:

Le ulteriori misure

Modifiche al codice di procedura civile 

L’articolo 445-bis c.p.c. è modificato per snellire il procedimento per accertamento tecnico preventivo in materia previdenziale e assistenziale.

In particolare:

Cooperazione in ambito penale nell’Unione europea  

Da segnalare che nella medesima seduta del 4 agosto, in cui è stato approvato il decreto legge, il Governo ha altresì dato il via libera, in esame preliminare, a un decreto legislativo di attuazione del Regolamento (UE) 2023/1543, relativo agli ordini europei di produzione e conservazione di prove elettroniche nei procedimenti penali.

Prove elettroniche nei processi penali, individuate le autorità competenti  

Il testo, in particolare, disciplina:

È prevista anche una procedura accelerata di emissione, distinta dal rito interno, e un meccanismo di riesame per ordini in conflitto con obblighi giuridici di Paesi terzi.

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