ZES Marche e Umbria: via libera al rilancio economico
Pubblicato il 05 agosto 2025
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Il Consiglio dei Ministri del 4 agosto ha approvato, oltre al DDL semplificazioni e giustizia, anche un disegno di legge d’urgenza per rilanciare l’economia delle Regioni Marche e Umbria. Si tratta di un passo importante per estendere la Zona Economica Speciale (ZES) anche al cuore dell’Italia, con l’obiettivo di attrarre investimenti e favorire la transizione industriale ed energetica.
Cos'è la ZES
La Zona Economica Speciale (ZES) è un'area geografica delimitata all'interno del territorio nazionale in cui si applicano condizioni fiscali e amministrative agevolate, con l'obiettivo di attrarre investimenti, favorire lo sviluppo industriale e creare occupazione.
Lo scopo principale della ZES è:
- stimolare la crescita economica in territori svantaggiati o in transizione;
- semplificare le procedure burocratiche per le imprese;
- offrire incentivi fiscali, come il credito d’imposta per nuovi investimenti.
Le ZES sono strumenti di politica industriale e coesione territoriale, pensati per ridurre i divari economici regionali e sostenere la competitività del tessuto produttivo locale.
La Zona Economica Speciale arriva nel Centro Italia
Su proposta della Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione Tommaso Foti, il Governo ha deciso di ampliare la ZES Unica del Mezzogiorno includendo anche le Regioni Marche e Umbria, classificate dall’Unione Europea come “regioni in transizione”.
Fino ad ora, la ZES Unica era un beneficio riservato alle sole regioni meridionali, con l’Abruzzo come unico caso già incluso tra le regioni in transizione.
Cosa prevede il nuovo disegno di legge
Il DDL, approvato con procedura d’urgenza, introduce una serie di misure dettagliate per attrarre investimenti:
- Estensione delle competenze della Struttura di missione ZES: le attività operative, gestionali e informative verranno estese alle due nuove regioni.
- Aggiornamento del Piano strategico ZES: entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, sarà aggiornato il piano triennale della ZES, per includere le nuove aree e definire settori prioritari e strategie di investimento, in coerenza con il PNRR e i fondi strutturali europei.
- Agevolazioni fiscali per gli investimenti produttivi: per investimenti effettuati tra il 10 gennaio e il 15 novembre 2025 nelle due regioni, è previsto l’accesso al credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali, impianti, attrezzature e immobili, a condizione del rispetto delle normative UE sugli aiuti di Stato.
- Semplificazioni procedurali: gli investimenti che non necessitano SCIA o titoli abilitativi potranno accedere direttamente al procedimento unico previsto per la ZES, velocizzando l’avvio dei progetti economici, industriali e logistici.
- Razionalizzazione amministrativa: le amministrazioni coinvolte dovranno attuare le nuove disposizioni con le risorse disponibili, senza nuovi oneri per lo Stato.
Obiettivi e impatti attesi
L’iniziativa ha un chiaro obiettivo: offrire a Marche e Umbria le stesse condizioni agevolate delle regioni del Sud per:
- sostenere la transizione energetica e industriale;
- attrarre capitali nazionali e internazionali;
- favorire la competitività del tessuto produttivo locale;
- colmare i divari infrastrutturali e occupazionali;
- sbloccare progetti già in fase avanzata, grazie a procedure semplificate.
Con la ZES estesa, anche il Centro Italia entra a pieno titolo tra i beneficiari delle politiche di sviluppo economico strutturale promosse dal Governo.
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