Giustizia: UPP, avvocati in servizio senza richiesta di sospensione dall'albo

Pubblicato il 22 febbraio 2022

Gli Uffici giudiziari devono dare corso alla presa di servizio degli addetti all'Ufficio del processo, anche in assenza di richiesta di sospensione/cancellazione dall’Albo degli avvocati.

E' quanto si legge nell'avviso del 21 febbraio 2022, pubblicato sul sito del ministero della Giustizia in merito al Concorso RIPAM per 8.171 unità di addetti all'Ufficio per il processo del 6 agosto 2021, rispetto al quale si stanno tenendo, proprio questi giorni, le convocazioni per l'immissione in servizio dei vincitori.

Ogni decisione in merito - si legge nella nota - "è di competenza della Direzione generale del Personale e della Formazione del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, che darà, in ogni caso, comunicazione agli Uffici e ai neo assunti".

Ufficio per il processo: le procedure vanno avanti in attesa della vigenza dei nuovi correttivi

L'avviso è stato pubblicato per dar corso alle procedure di immissione in servizio, nonostante e in attesa del correttivo approvato dal CdM nel decreto bollette in tema di incompatibilità tra l'impegno nell'Ufficio per il processo e lo svolgimento della professione forense.

Ritocco ai sensi del quale - si rammenta - l’assunzione presso l'UPP configura causa di incompatibilità con l’esercizio della professione di avvocato e comporta la sospensione dall’esercizio dell’attività professionale per tutta la durata del rapporto di lavoro con la Pa.

Le procedure, dunque, vanno avanti, tenuto anche conto che non è ancora vigente l'obbligo sancito dalla nuova normativa secondo cui, l’avvocato e il praticante avvocato, nelle predette ipotesi, sono tenuti a dare comunicazione dell’assunzione presso l'UPP al Consiglio dell’ordine presso il quale risultino iscritti, di tal ché l'eventuale mancata comunicazione costituisce causa ostativa alla presa di possesso nell’Ufficio per il processo.

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