Il Cnf chiede una legge urgente che impedisca l'improcedibilità in massa delle opposizioni a D.I.

Pubblicato il 07 ottobre 2010
La recente sentenza di Cassazione a Sezioni unite, la n. 19246 del 9 settembre 2010, secondo cui, nei procedimenti di opposizione a decreto ingiuntivo, l’abbreviazione dei termini di costituzione dell’opponente consegue automaticamente al fatto obiettivo della concessione all’opposto di un termine di comparizione inferiore a quello ordinario e per il “solo fatto” che l’opposizione sia stata proposta, sta creando molto scompiglio nel mondo dell'Avvocatura, preoccupata per le consequenziali dichiarazioni in massa di improcedibilità delle opposizioni ai decreti ingiuntivi nelle quali l’opponente non si sia costituito nel termine di cinque giorni. 

Alla luce di ciò, il Cnf, con comunicato diffuso lo scorso 6 ottobre, chiede che venga approvata, con urgenza, una legge interpretativa dell’articolo 645 del Codice di procedura civile che possa superare il recente orientamento giurisprudenziale e sancire che l’abbreviazione dei termini di costituzione dell’opponente non sia automatica ma discenda dalla scelta di avvalersi della facoltà di ridurre all’opposto il termine di comparizione.
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