Il compenso d’ufficio è tenuto all’Iva

Pubblicato il 28 giugno 2008 L’agenzia delle Entrate – risoluzione n. 267/2008 – ribadisce che il decreto del giudice per la liquidazione dei compensi dovuti al difensore d’ufficio è esente da imposta di registro, bolli e spese; mentre gli stessi restano soggetti ad Iva. Nell’interpello avanzato era stato chiesto se il provvedimento di liquidazione fosse soggetto a imposta di registro. L’Agenzia spiega che l’imposta di registro non si applica se il decreto di pagamento riguarda corrispettivi o prestazioni soggette a Iva, in base all’articolo 40 del Tuir. Essendo la questione del tutto diversa da quella precedentemente trattata nella risoluzione n. 260/E/2008, le Entrate specificano che per l’attività del difensore d’ufficio non è dovuta l’imposta proporzionale di registro, ma quella in misura fissa, in quanto prestazione di servizio soggetta a Iva.
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