Il Consiglio di Stato blocca l’accesso ai conti dormienti

Pubblicato il 26 maggio 2006

E’ stato sospeso dal Consiglio di Stato il parere sullo schema di regolamento per la disciplina del fondo delle vittime di frodi finanziarie previsto dalla legge di riforma della tutela del risparmio e predisposto, nello scorso mese di febbraio, dall’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Il testo è stato ritenuto lacunoso e, quindi, rinviato al mittente con la richiesta di nuovi chiarimenti. Spetterà, ora, a Tommaso Padoa Schioppa, nuovo responsabile del ministero, decidere in che termini ridefinire il provvedimento. In particolare, due sono le perplessità avanzate circa la validità delle disposizioni della legge Finanziaria 266/2005 sui conti correnti dormienti, che dovrebbero servire a rifondere almeno parzialmente tutti quei risparmiatori scottati dai crac finanziari. Il primo elemento è la mancanza di un arco temporale definito per identificare il cosiddetto “periodo di dormienza” di un deposito, che deve essere tale da legittimare l’afflusso delle risorse dalla banca al futuro fondo per il risarcimento di chi è stato frodato. Il secondo elemento di perplessità, riguarda le sorti dei diritti del depositante “in sonno”. E’ necessario cioè un chiarimento anche per ciò che riguarda il meccanismo giuridico di trasferimento dei soldi dai conti al fondo. A tale proposito il Consiglio di Stato ritiene necessario acquisire anche il parere della Magistratura e di quello delle attività produttive.

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