Il contribuente può chiedere lo studio di settore “più calzante”

Pubblicato il 12 settembre 2013 La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20809 dell'11 settembre 2013, accoglie il ricorso presentato da un contribuente che era stato raggiunto da accertamento nonostante la richiesta all'Amministrazione di applicare alla sua attività professionale uno studio di settore più idoneo alla categoria professionale di appartenenza (attività degli studi legali), entrato in vigore successivamente all'anno di imposta in esame. Lo studio di settore era del 2001, l'accertamento riguardava l'anno 1999.

Secondo i giudici della Corte, la decisione impugnata manca di ogni argomentazione sulla effettiva ragione della ritenuta inoperatività, laddove lo studio non poteva essere applicato solo perché la disciplina era contenuta in un decreto ministeriale emanato successivamente all'anno di imposta oggetto dell'accertamento. Si tratta infatti di una ipotesi di “successivo raffinamento dello strumento” che – si evidenzia - non è legata a situazioni contingenti, correlate a determinate annualità di imposta, o eccezionali, ad esempio di tipo economico.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contributi Inpgi, le prossime scadenze da ricordare

23/06/2025

Accesso abusivo alle e-mail dei dipendenti: amministratore IT condannato

23/06/2025

Revoca dall'uso aziendale di non assorbire il superminimo: quando è legittima

23/06/2025

Il periodo di prova

23/06/2025

Dimissioni per fatti concludenti

23/06/2025

Dl Omnibus 2025: Sugar Tax rinviata e IVA ridotta per l’arte

23/06/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy