Semplificazioni contabili per PMI. Oic pubblica i risultati

Pubblicato il

In questo articolo:



La crescente complessità delle norme contabili rende sempre più difficile per le piccole e micro imprese applicare regole pensate per realtà di dimensioni maggiori.

Per comprendere meglio tali criticità e individuare possibili semplificazioni, l’OIC il 21 ottobre 2024 ha avviato una consultazione rivolta a imprese, professionisti, revisori e utilizzatori dei bilanci. Sul punto, l’Organismo Italiano di Contabilità ha pubblicato, il 19 novembre 2025, il Feedback Statement in tema di semplificazioni contabili per le piccole imprese.

Le risposte raccolte evidenziano come molti principi contabili risultino onerosi o poco chiari nella prassi delle PMI, soprattutto in ambiti quali immobilizzazioni, lavori in corso, ricavi e imposte.

Il documento che ne deriva offre una sintesi delle problematiche emerse, un confronto con le esperienze europee e alcune ipotesi di intervento che puntano a rendere il sistema contabile più proporzionato e funzionale alle esigenze delle imprese di minori dimensioni.

Principali evidenze e criticità

Dalla consultazione promossa dall’OIC emergono diversi punti chiave che fotografano lo stato dell’arte dell’applicazione dei principi contabili nelle piccole e micro imprese. Nel complesso, la maggior parte dei partecipanti ritiene utile predisporre un unico principio contabile dedicato alle realtà di minori dimensioni, considerandolo uno strumento in grado di ridurre la complessità operativa. Al contrario, le principali società di revisione internazionali manifestano una posizione più prudente o contraria.

Un tema ricorrente riguarda la difficoltà di applicare con coerenza il principio della “sostanza sulla forma”, che richiede valutazioni articolate e spesso non compatibili con la struttura amministrativa essenziale delle PMI.

Viene inoltre segnalata la mancanza di indicazioni puntuali per alcune fattispecie contrattuali, come leasing, cessioni con clausole particolari o strumenti incentivanti per il personale.

Molte criticità emergono anche nell’applicazione dei singoli principi contabili.

  • Lavori in corso su ordinazione: la mancanza di sistemi di controllo interno adeguati rende complessa la stima della percentuale di completamento, delle perdite attese e dei costi residui.
  • Fondi rischi e oneri: le imprese minori fanno fatica a stimare correttamente i fondi e a definirne la classificazione contabile più appropriata.
  • Rimanenze: la determinazione del costo e del valore di realizzo è spesso ostacolata da sistemi informativi poco strutturati e dalla volatilità dei prezzi.
  • Immobilizzazioni: risultano difficili la valutazione della vita utile, la distinzione tra manutenzioni ordinarie e straordinarie e l'applicazione dell’impairment test.
  • Ricavi: il nuovo modello dell’OIC 34 è percepito come complesso, soprattutto per quanto riguarda la valutazione dei corrispettivi variabili e la distinzione tra operare come mandatario o preponente.
  • Derivati, imposte differite, crediti e debiti: si riscontrano difficoltà nel determinare i valori corretti, distinguere gli elementi contrattuali e applicare tecniche valutative come il fair value o il costo ammortizzato.

Gli utilizzatori esterni dei bilanci (finanziatori e analisti) chiedono inoltre maggiori dettagli sulla struttura dei debiti e dei crediti e segnalano che, per una più efficace valutazione finanziaria, sarebbe utile l’obbligo di predisporre il rendiconto finanziario anche per le piccole imprese.

Allegati

Ricevi GRATIS la nostra newsletter

Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.

Richiedila subito