Il Ddl anti-sommerso dimentica colf e badanti

Pubblicato il 22 novembre 2006

Nel disegno di legge contro lo sfruttamento dei lavoratori stranieri sono previste, per la lotta al sommerso, misure sotto forma di sanzioni (pecuniarie e detentive del datore di lavoro) e di premi (il rilascio di uno speciale permesso di soggiorno per il lavoratore irregolare vittima di “grave sfruttamento”). La condizione di grave sfruttamento sussiste quando la paga è inferiore di oltre un terzo rispetto ai minimi contrattuali e se ci sono situazioni gravi e sistematiche riguardo ad orari, riposi, sicurezza ed igiene sul lavoro.

Una mancanza nel disegno di legge contro lo sfruttamento si rileva in merito al sommerso del lavoro nero domestico, che registra assieme al sommerso in edilizia il maggior numero di rapporti irregolari dal punto di vista contributivo, ma probabilmente il tema verrà discusso in sede parlamentare. Si pensa già alla possibilità di consentire l’emersione consensuale da parte dell’irregolare e del datore, che permetta di non punire chi abbia assunto lavoratori extracomunitari irregolari ma abbia corrisposto loro una retribuzione ed i relativi accessori in linea con quanto previsto dal contratto nazionale di categoria.

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