Il libro unico conferma la carta

Pubblicato il 23 settembre 2008 La nota Inail n. 7357 del 19 settembre riprende il tema della vidimazione del libro unico del lavoro, rivedendo quanto precedentemente annunciato con la nota del 10 settembre scorso. A proposito di libro unico, si conferma che esso rimane in forma cartacea fino al termine del periodo transitorio. Quindi, anche le aziende di nuova costituzione e quelle che hanno già completato un intero libro presenze, potranno richiedere all’Inail la vidimazione di un nuovo registro cartaceo. Nel precedente documento di prassi, l’Istituto assicuratore ammetteva la possibilità di vidimazione del libro presenze a tutte le imprese che ne facevano richiesta, secondo una delle modalità di tenuta previste dal decreto ministeriale sul libro unico. Quest’ultimo, però, non riconosce la forma cartacea tradizionale. Con la nuova nota, l’Inail vuole venire incontro alle esigenze di quei datori che vogliono proseguire nell’uso dei registri cartacei, stabilendo che le sedi possono continuare a vidimare il libro paga tenuto in forma manuale, nelle due sezioni paga e presenza, fino al termine del periodo transitorio, anche se si tratta di aziende di nuova costituzione. Al di là delle seguenti delucidazioni, ancora molti sono però i dubbi che riguardano la corretta tenuta informatica del libro unico. In particolare, ci si chiede se tra i soggetti obbligati alla tenuta del libro unico vi rientrino anche le imprese aventi sede all’estero con particolare riferimento a quelle extra Ue che operano nel nostro territorio sulla base di un contratto di appalto.
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