Il maxi-emendamento non piace, ma aumenta l’elenco per il premio produttività

Pubblicato il 15 novembre 2010 Il maxi-emendamento del Governo Ddl stabilità, approvato dalla commissione bilancio della Camera, non trova il plauso di categorie, parti sociali, Comuni e Regioni.

Il passaggio all’Aula di Montecitorio, previsto per domani, brandisce la fiducia per affrettare i tempi del varo. Per incrementare la competitività delle aziende aumenterà dal 2011 il bonus produttività.

Il meccanismo è quello di estendere a più voci l’applicabilità della defiscalizzazione e innalzare fino a 40mila euro il tetto del reddito annuo dei lavoratori con diritto alla sostitutiva. Ciò significa che i lavoratori verseranno il 10% su una parte di retribuzione più cospicua (ossia su più voci) e per un importo massimo di 6mila euro lordi.

Le aziende erogheranno salari più elevati dei minimi sindacali con abbattimento dei costi. La lista delle voci detassabili risulta comprendere:
 
- premi, una tantum, previsti da accordi collettivi e/o individuali;
- straordinario forfetizzato, superminimi o indennità di funzione riconosciute a fronte delle maggiori prestazioni lavorative richieste.

L’ultima voce comprende: lavoro notturno (sia retribuzione oraria che indennità/maggiorazione), turno diurno (solo maggiorazione/indennità), turno notturno (sia retribuzione oraria che maggiorazione/indennità), lavoro festivo (sia la retribuzione oraria che la relativa maggiorazione), lavoro prestato nella giornata di sabato in quanto non lavorativa (sia la retribuzione oraria che la relativa maggiorazione), la sola maggiorazione retributiva (nei casi di utilizzo delle banche delle ore), indennità sostitutive di ferie e/o permessi non goduti (entro i termini di fruizione previsti), indennità di reperibilità, indennità per lavoro domenicale.

Un decreto congiunto Lavoro-Economia dovrà stabilire lo sconto contributivo per le imprese.
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