Il “no” dei giudici alla cura Di Bella

Pubblicato il 29 maggio 2008 La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 13589, sostenendo la decisione del Tribunale e della Corte di Appello di Roma con cui veniva negato il risarcimento del danno in favore degli eredi di un malato terminale di cancro che per ritardo di terzi non aveva potuto sottoporsi alla cura del Professor Di Bella, ha ribadito che “la base fondamentale della decisione in esame è in effetti costituita dal generale convincimento, ormai radicato nella comunità scientifica e presso gli operatori sanitari, in merito alla assoluta inefficacia della terapia Di Bella”.

Crollano, in tal modo, le speranze di molti malati terminali che si erano affidati alla cura alternativa.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Passaggi di ruolo: come gestirli nell'era della trasformazione digitale

04/07/2025

Abuso d’ufficio: per la Corte costituzionale l’abrogazione è legittima

04/07/2025

Sicurezza sociale: accordo Italia-Moldova

04/07/2025

Precompilata, regole per spese sanitarie e veterinarie

04/07/2025

Procura alle liti in lingua straniera valida per le Sezioni Unite

04/07/2025

Sicurezza sul lavoro: più malattie, infortuni in itinere e decessi tra studenti

04/07/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy