Il recupero crediti è “fuori campo”

Pubblicato il 07 giugno 2007

Con risoluzione numero 130 del 6 giugno, l’agenzia delle Entrate afferma che il recupero crediti e la sua amministrazione rappresentano un’operazione finanziaria, anche non avendo come causa giuridica il finanziamento. Se queste attività si rivolgono ad una banca comunitaria non scontano Iva in Italia per mancanza del requisito territoriale. Medesimo principio investe le attività connesse al recupero crediti eseguite da società italiane verso lo stesso istituto bancario europeo, trattandosi di consulenza tecnica soggetta nel Paese committente.

L’Agenzia ritiene che ai fini della territorialità dell’Iva i servizi di recupero credito rientrino in quelli finanziari soggetti ad imposta nel Paese del committente Ue, se soggetto passivo d’imposta. E i contratti di servicing, che hanno natura tecnica e specialistica, seguono eguali regole, essendo contenuti nella stessa norma applicativa.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Trasparenza per la parità di retribuzione: un'occasione da non perdere

11/07/2025

Uso illecito dei dati personali: sì al licenziamento per giusta causa

11/07/2025

TCF per PMI sotto soglia: opzione biennale, regole operative e vantaggi fiscali

11/07/2025

Rimborsi spese per trasferte all’estero: esenzione fiscale anche con pagamento in contanti

11/07/2025

Decreto Infrastrutture: Cruscotto informativo per gli appalti nella logistica

11/07/2025

Accordo Italia e Albania: istruzioni INPS per le domande di pensione

11/07/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy