Il sordomuto non può essere condannato per ingiuria

Pubblicato il 23 aprile 2012 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 15026 del 18 aprile 2012, ha rigettato il ricorso presentato dalla parte civile di un procedimento penale avverso la decisione di non luogo a procedere, perché il fatto non sussiste, pronunciata dal Gup del Tribunale di Viterbo nei confronti di un uomo, sordomuto dall’età di cinque anni, accusato di ingiuria.

La Suprema corte ha aderito alle argomentazioni dei giudici laziali secondo cui la stessa condizione fisica del sordomuto era da considerare, nella specie, incompatibile con una eventuale pronuncia per ingiuria.
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