Il tempo per indossare la divisa di lavoro va retribuito?

Pubblicato il 22 gennaio 2015 Poiché i CCNL quando trattano di divise ed indumenti di lavoro si riferiscono generalmente al solo obbligo posto a carico del datore di fornirli e nulla specificano in merito alla computabilità, o meno, nell’orario di lavoro del tempo necessario per la vestizione/svestizione, occorre rifarsi al consolidato orientamento giurisprudenziale.

Per la Corte di Cassazione:

- se il lavoratore ha la facoltà di scegliere il tempo ed il luogo (anche presso il proprio domicilio) in cui indossare gli indumenti di lavoro, l’attività di vestizione/svestizione rientra negli atti di diligenza preparatoria e, quindi, il tempo necessario non deve essere retribuito;

- se, invece, tali operazioni sono eterodirette dal datore di lavoro che ne disciplina, per l’appunto, il tempo ed il luogo di esecuzione, le stesse rientrano a pieno titolo nell’orario di lavoro effettivo e come tale il tempo necessario deve essere retribuito (ex multis: Cassazione, sentenza n. 15734 del 21 ottobre 2003, e più recentemente, Cassazione, sentenze n. 1840 dell’8 febbraio 2012 e n. 4908 del 3 marzo 2014).
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Contratti di ricerca e incarichi post-doc: contributi INPS e Uniemens

12/09/2025

CGUE: tutela antidiscriminatoria estesa ai lavoratori caregiver

12/09/2025

Contributi minimi avvocati: avvisi pagoPA e modelli F24 - quarta rata

12/09/2025

Riforma commercialisti 2025: tutte le novità approvate dal Governo

12/09/2025

Bonus psicologo 2025: al via le domande dal 15 settembre

12/09/2025

Prima casa, vendita entro 2 anni. Quando l’utilizzo del credito?

12/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy