Il valore normale inciampa nel gioco dei coefficienti

Pubblicato il 03 settembre 2007

L’agenzia delle Entrate, con un recente provvedimento, ha stabilito che il valore normale dell’immobile, ai fini fiscali, è pari al prodotto tra il valore unitario e la superficie catastale dell’immobile. Il valore unitario è calcolato in base alle quotazioni immobiliari dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) e a coefficienti di merito relativi alle caratteristiche dell’immobile, integrati da altre informazioni in possesso dell’Amministrazione. Il sistema, però, suscita diverse perplessità relative alle quotazioni (che sono indicazioni di valori unitari riferiti ad ampi contesti e ad ambiti di mercato dai profili approssimativi) e all’utilizzo dei coefficienti di merito (che non vengono applicati ad immobili diversi dalle abitazioni). La stima convenzionale del valore normale può facilmente perdere di vista la ricerca del valore di mercato degli immobili e ostacolare le ragioni del contribuente, sopraffatto dalle contraddizioni dei criteri e dalla vaghezza del conteggio.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Bando ISI 2025: dall'Inail 600 milioni di euro a fondo perduto per la sicurezza

19/12/2025

Inail: nuove funzionalità per l'accesso agli atti

19/12/2025

Terzo settore: aggiornate le Norme di comportamento degli organi di controllo

19/12/2025

Prelievo erariale unico: compilazione modello F24 Accise

19/12/2025

Licenziamento per GMO dopo riorganizzazione aziendale con AI: legittimo

19/12/2025

5 per mille Onlus: elenchi 2025 pubblicati e nuove regole 2026

19/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy