L’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO) rappresenta una misura economica introdotta nel sistema di welfare italiano con l’obiettivo di fornire un sostegno temporaneo ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata dell’Inps, nei casi di rilevante e comprovata riduzione del reddito professionale.
L’indennità si configura come un intervento di natura assistenziale ma con una funzione integrativa rispetto al sistema contributivo, finalizzato a garantire continuità reddituale in presenza di difficoltà economiche non episodiche, ma strutturate nel tempo.
Le domande per l’indennità ISCRO 2025 possono essere presentate dal 16 giugno 2025, data dalla quale il servizio online Inps sarà pienamente attivo, mentre il termine ultimo per l’invio delle domande è fissato al 31 ottobre 2025.
Vediamo di seguito quanto contenuto nel messaggio Inps n. 1858 del 12 giugno 2025.
L’assetto dell’indennità ISCRO è disciplinato dalla legge 30 dicembre 2023, n. 213, che istituisce in via strutturale la prestazione.
Secondo tali previsioni, l’ISCRO è destinata ai soggetti iscritti alla Gestione separata dell’Inps ai sensi dell’art. 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335 che esercitano in modo abituale e prevalente un’attività di lavoro autonomo riconducibile all’articolo 53, comma 1, del TUIR.
Si tratta pertanto di professionisti e lavoratori autonomi privi di una cassa previdenziale di categoria, quali ad esempio consulenti, formatori, traduttori, sviluppatori software e altre figure professionali operanti in regime di libera prestazione.
L’indennità nasce dunque con l’intento di colmare un vuoto di tutela previdenziale per i lavoratori autonomi più fragili che, in assenza di forme assicurative obbligatorie contro la disoccupazione, risultano esposti a maggiori rischi di vulnerabilità economica.
L’obiettivo del legislatore è duplice:
L’ISCRO ha origine come misura sperimentaleed è rimasta in vigore per un triennio, dal 2021 al 2023.
Durante questo periodo, l’indennità è stata erogata con carattere temporaneo, con l’obiettivo di valutare l’efficacia dello strumento in termini di copertura, sostenibilità finanziaria e impatto sui lavoratori autonomi.
I dati raccolti nelle annualità sperimentali, unitamente alle osservazioni emerse a livello parlamentare e tecnico, hanno evidenziato la necessità di garantire continuità al sostegno, rendendo strutturale una forma di tutela che si è rivelata strategica per contrastare le situazioni di instabilità reddituale.
A seguito degli esiti della fase sperimentale, il legislatore ha deciso perciò di rendere l’indennità ISCRO permanente dal 1° gennaio 2024, integrandola nel sistema nazionale di protezione sociale attraverso la già menzionata legge n. 213/2023.
La stabilizzazione comporta alcune modifiche organizzative e procedurali, ma soprattutto riconosce l’indennità come una prestazione soggetta a criteri normativi definitivi e a un quadro regolatorio consolidato.
Il passaggio da misura sperimentale a strumento ordinario consente all’Inps di:
L’Inps, con il messaggio n. 1858 del 12 giugno 2025, ha dunque ufficialmente comunicato la riapertura della procedura telematica per l’invio delle istanze, fissando tempistiche e modalità operative dettagliate.
Secondo quanto stabilito dal messaggio Inps, le domande per l’indennità ISCRO possono essere presentate a partire dal 16 giugno 2025, data dalla quale il servizio online sarà pienamente attivo, mentre il termine ultimo per l’invio delle domande è fissato al 31 ottobre 2025.
NOTA BENE: la presentazione della domanda oltre la data di scadenza non è ammessa, e l’eventuale inoltro successivo al 31 ottobre 2025 comporta la decadenza automatica dal diritto alla prestazione, indipendentemente dalla sussistenza dei requisiti soggettivi ed economici del richiedente.
L’accesso all’ISCRO è subordinato al rispetto di una serie di requisiti stringenti, sia in termini di ammissibilità soggettiva, sia in relazione alla situazione reddituale del richiedente.
Esclusione per fruizione pregressa: vincolo biennale di accesso all’ISCRO
Uno degli aspetti più rilevanti e vincolanti riguarda l’impossibilità di accedere all’indennità ISCRO per due anni consecutivi.
In particolare, l’articolo 1, comma 150 della legge n. 213/2023 stabilisce che “l’indennità ISCRO non può essere richiesta nel biennio successivo all’anno di fruizione della stessa.”
Questo significa che i lavoratori autonomi che hanno già beneficiato dell’ISCRO nell’anno 2024 sono esclusi dalla possibilità di presentare una nuova domanda per il 2025.
NOTA BENE: l’esclusione opera automaticamente anche nel caso in cui il beneficiario abbia fruito solo parzialmente della prestazione nel 2024.
Cosa accade in caso di decadenza anticipata dell’indennità
Un ulteriore limite si applica anche a coloro che, pur avendo ottenuto l’ISCRO in un anno precedente, sono decaduti anticipatamente dalla prestazione: in tal caso, il periodo di esclusione biennale si applica comunque, a prescindere dal fatto che tutte le mensilità previste (fino a un massimo di sei) siano state effettivamente percepite.
Questo aspetto è stato chiarito al paragrafo 6 della circolare Inps n. 84/2024, in cui si precisa che l’assicurato decaduto non potrà presentare una nuova domanda nel biennio successivo all’anno iniziale di fruizione, anche se non ha ottenuto l’intero beneficio.
La platea dei potenziali beneficiari per il 2025 è quindi limitata a coloro che soddisfano i requisiti previsti dalla normativa e che non abbiano fruito della misura nel 2024 o nell’anno precedente.
Tra i requisiti fondamentali per l’accesso alla prestazione, rientrano quelli di natura economico-reddituale: il richiedente deve, infatti, dimostrare di aver subito una riduzione significativa del reddito professionale, secondo i criteri indicati all’articolo 1, comma 144, lettere c) e d) della legge n. 213/2023.
Come specificato nel messaggio Inps n. 1858/2025, al momento della presentazione della domanda il richiedente è tenuto a dichiarare in modalità di autocertificazione i redditi percepiti per ciascun anno di riferimento richiesto dalla normativa. In particolare, occorre fornire:
L’autocertificazione va presentata direttamente nel pannello telematico della domanda, disponibile sul sito Inps all’interno della sezione dedicata all’ISCRO.
Nel caso in cui l’Istituto sia già in possesso dei dati reddituali del richiedente, sulla base delle informazioni trasmesse dall’Agenzia delle Entrate o da altri flussi certificativi (es. CU o dichiarazione dei redditi), i dati saranno automaticamente precaricati nel sistema, e utilizzati per la verifica dei requisiti.
Tuttavia, è responsabilità dell’assicurato verificare la correttezza delle informazioni precaricate, ed eventualmente integrare o correggere i dati inseriti, allegando la documentazione giustificativa necessaria.
L’unico canale ufficiale previsto per l’invio della domanda ISCRO 2025 è la piattaforma telematica dell’Inps, a cui si accede mediante credenziali digitali personali.
È tuttavia prevista un’alternativa, destinata principalmente a utenti meno digitalizzati: il Contact Center integrato.
1. Portale istituzionale Inps
Il portale Inps (www.Inps.it) rappresenta il principale punto di accesso per la gestione della domanda. Per accedere al servizio dedicato, è necessario seguire il percorso di navigazione indicato nel messaggio ufficiale, che consente di raggiungere l’area funzionale corretta. Ecco il percorso completo.
Una volta effettuato l’accesso, occorre selezionare la specifica prestazione denominata:“Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)”
Questa voce attiva il pannello interattivo dedicato all’inoltro della domanda e alla verifica dei requisiti.
Per accedere al servizio telematico, è indispensabile autenticarsi utilizzando un’identità digitale personale. L’Inps riconosce diverse modalità di autenticazione, tutte rispondenti ai requisiti previsti dalla normativa nazionale in materia di sicurezza informatica.
Sono ammesse le seguenti credenziali:
2. Contact Center Inps: assistenza e invio tramite operatore
In alternativa al portale web, l’Inps mette a disposizione un servizio telefonico integrato che consente, in determinati casi, la presentazione della domanda tramite operatore. Questo canale è pensato soprattutto per soggetti che non dispongono di strumenti digitali adeguati.
I numeri disponibili sono:
Periodo di presentazione |
Dal 16 giugno 2025 al 31 ottobre 2025 |
Canale principale |
Portale Inps – sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” |
Autenticazione richiesta |
SPID (liv. 2 o sup.), CIE 3.0, CNS, IDAS |
Canale alternativo |
Contact Center Inps: 803 164 (rete fissa), 06 164164 (rete mobile) |
Requisiti soggettivi |
- Iscrizione alla Gestione separata Inps |
Esclusione per fruizione pregressa |
- Non ammessi i soggetti che hanno fruito dell’indennità nel 2024 |
Chi può presentare la domanda |
- Chi non ha beneficiato dell’ISCRO nel 2024 |
Verifica dei requisiti reddituali |
- Autocertificazione dei redditi annuali richiesti |
Compatibilità |
Non compatibile con altre prestazioni di sostegno al reddito (es. NASpI, DIS-COLL, Reddito di cittadinanza, ecc.) |
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