Induzione indebita, mantenuto un margine di autodeterminazione

Pubblicato il 04 ottobre 2014 Il delitto di induzione indebita di cui all'articolo 319 quater c.p. è caratterizzato, sotto il profilo oggettivo, da una condotta di pressione non irresistibile da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio, che lascia al destinatario un margine significativo di autodeterminazione e si coniuga con il perseguimento di un indebito vantaggio per lo stesso.

Detto reato si distingue da quello di concussione il quale si configura quando la condotta del pubblico ufficiale, prospettando un male ingiusto, limita radicalmente la libertà di autodeterminazione del soggetto passivo.

Sono queste le puntualizzazioni fornite dalla Cassazione nel testo della sentenza n. 41110 del 3 ottobre 2014.
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