Pubblicate il 23 giugno 2025 dal Ministero del lavoro, in collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il supporto operativo di Formez, le “Linee guida per l’implementazione dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro”, documento pensato per orientare l’introduzione delle tecnologie basate su intelligenza artificiale (IA) nei contesti lavorativi pubblici e privati, secondo principi di sicurezza, equità e responsabilità.
L’avvento dell’intelligenza artificiale nei luoghi di lavoro rappresenta infatti una delle trasformazioni più rilevanti della contemporaneità, con impatti trasversali su organizzazione, produttività, diritti e sicurezza dei lavoratori.
In tale scenario, l’elaborazione di un quadro di riferimento normativo e operativo assume una importanza rilevante per evitare effetti distorsivi, diseguaglianze o rischi per i diritti fondamentali.
Le Linee guida per l’implementazione dell’IA nel lavoro nascono dunque proprio con l’intento di offrire indicazioni concrete, aggiornate e coerenti con il panorama regolatorio europeo e internazionale (in particolare con l’AI Act dell’Unione Europea, i principi OCSE e le raccomandazioni UNESCO), mirando all’adozione dell’IA in modo etico, sicuro e antropocentrico, assicurando che il progresso tecnologico non comprometta la dignità, la libertà e il benessere dei lavoratori.
Vediamo di seguito nel dettaglio.
Il cuore della proposta ministeriale è un modello di adozione responsabile dell’IA, fondato su cinque pilastri.
Questi principi, esplicitati sin dalle prime fasi del documento, costituiscono la base per una governance multilivello dell’intelligenza artificiale nel lavoro.
Il Ministero ha definito obiettivi chiari per rendere operativa la transizione digitale.
Coinvolgimento degli stakeholder
Uno degli aspetti più innovativi dell’iniziativa è il coinvolgimento diretto di attori chiave del sistema produttivo e sociale. Alla consultazione pubblica sono stati infatti invitati a partecipare:
Per garantire la massima trasparenza e accessibilità, il Ministero si è avvalso della piattaforma ParteciPa (www.partecipa.gov.it), sviluppata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con il supporto di Formez, strumento innovativo di democrazia partecipativa digitale concepito per raccogliere contributi della cittadinanza su proposte normative o programmatiche.
Le funzionalità principali includono:
Nel periodo compreso tra il 14 aprile e il 21 maggio 2025, attraverso la piattaforma digitale ParteciPa, sono stati raccolti 70 questionari compilati da utenti identificati tramite SPID, CIE o CNS. Il questionario includeva domande a risposta aperta, pensate per favorire la libera espressione di opinioni, suggerimenti e osservazioni da parte dei partecipanti.
A questi si aggiungono oltre 30 contributi strutturati pervenuti tramite posta elettronica all’indirizzo ufficiale del Ministero, un canale messo a disposizione per facilitare l’invio di documenti articolati, con allegati tecnici o proposte formali da parte di organizzazioni, imprese e associazioni.
I 70 partecipanti che hanno compilato il questionario online provengono da quasi tutte le regioni italiane, a conferma della diffusione capillare dell’iniziativa. Le regioni con la maggiore partecipazione sono:
Altre regioni rappresentate includono Abruzzo, Calabria, Campania, Piemonte, Toscana, Veneto, Sicilia, Sardegna, Basilicata e Puglia, con numeri più contenuti (da unp a tre partecipanti ciascuna).
Questa distribuzione geografica eterogenea suggerisce un interesse trasversale al tema dell’intelligenza artificiale nel lavoro, coinvolgendo territori caratterizzati sia da forti concentrazioni industriali e tecnologiche (es. Lombardia, Emilia-Romagna), sia da regioni con un tessuto imprenditoriale più frammentato
Punti di forza
I contributi ricevuti evidenziano un generale apprezzamento per la struttura teorica e l’impostazione valoriale delle Linee guida, che vengono giudicate coerenti con il quadro normativo internazionale e attente ai diritti dei lavoratori. In particolare, sono stati evidenziati i seguenti aspetti positivi:
Criticità
Accanto agli apprezzamenti, i partecipanti hanno segnalato alcune criticità strutturali del documento, proponendo soluzioni migliorative.
Nel corso della consultazione sono emerse diverse aree tematiche prioritarie che hanno orientato le riflessioni e i suggerimenti dei partecipanti in merito alle Linee guida per l’implementazione dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro.
Gli oltre 100 contributi raccolti (tra questionari online e invii via e-mail) hanno evidenziato con chiarezza i principali ambiti di intervento richiesti da imprese, lavoratori, esperti e stakeholder istituzionali. Le cinque macro-aree qui descritte rappresentano il cuore delle proposte: strumenti operativi, governance etica, formazione e competenze, finanziamenti, tutela della sicurezza e dei diritti.
Strumenti
Uno dei temi più sentiti dagli operatori coinvolti riguarda l’esigenza di dotarsi di strumenti pratici e standardizzati per l’adozione dell’intelligenza artificiale nei contesti aziendali: la transizione tecnologica non può avvenire senza supporti concreti, capaci di guidare le organizzazioni nella valutazione, implementazione e monitoraggio dei sistemi IA. Ecco alcune proposte.
Governance, etica e responsabilità nell’uso dell’IA
La seconda area tematica emersa con forza riguarda la necessità di definire modelli chiari di governance dell’IA, con una distribuzione trasparente delle responsabilità e l’inserimento di meccanismi etici e partecipativi nei processi decisionali. Le principali proposte riguardano:
Tutti questi strumenti devono essere proporzionati alla scala dell’organizzazione e accessibili anche per realtà meno strutturate. I partecipanti suggeriscono modelli scalabili e strumenti semplificati per le PMI.
Altro tema trasversale emerso con chiarezza riguarda la formazione continua come fattore abilitante per l’adozione dell’IA. I contributi hanno sottolineato come la transizione digitale non sia sostenibile senza un massiccio investimento in educazione digitale, aggiornamento professionale e cultura dell’IA. Le proposte includono:
Tutti i partecipanti concordano sull’importanza di voucher formativi pubblici, fondi interprofessionali e albi nazionali di esperti per facilitare l’accesso alla formazione anche nei contesti meno digitalizzati.
Il tema dei finanziamenti per l’adozione responsabile dell’intelligenza artificiale è stato affrontato con numerose proposte operative. Le imprese - in particolare PMI, cooperative e Terzo Settore - segnalano una difficoltà nell’accesso agli incentivi esistenti, spesso frammentati o tecnici. Le soluzioni suggerite includono:
Il concetto di condizionalità etica degli incentivi - già presente in altri ambiti europei - è stato proposto come criterio guida per garantire l’utilizzo responsabile dei fondi pubblici.
Infine, la consultazione ha fatto emergere con forza il tema della tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori nell’ambito dei sistemi automatizzati. L’intelligenza artificiale, se mal gestita, può infatti generare effetti negativi in termini di stress, sorveglianza, perdita di autonomia e rischio discriminazione. Le principali criticità evidenziate e le relative proposte sono:
stress da automazione: la pressione generata da ritmi imposti da algoritmi, monitoraggio continuo e mancanza di controllo umano è riconosciuta come rischio psicosociale emergente. Si propone di:
inserire lo stress da automazione nei documenti di valutazione dei rischi (DVR);
introdurre strumenti di rilevazione periodica (es. semafori di stress, questionari);
fornire supporto psicologico e percorsi formativi sulle competenze digitali.
Sorveglianza digitale e privacy: forte preoccupazione per pratiche invasive come il monitoraggio biometrico, l’analisi emotiva, l’eye-tracking. Si chiede di:
applicare i principi di necessità, proporzionalità e minimizzazione;
vietare tecnologie intrusive prive di base giuridica solida;
istituire comitati etici e audit regolari per verificare il rispetto della privacy.
Al termine della fase di consultazione pubblica e dell’elaborazione del report finale pubblicato il 23 giugno 2025, il Ministero ha tracciato una chiara direzione evolutiva per trasformare le Linee guida per l’implementazione dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro in uno strumento operativo, applicabile e condiviso.
Una delle proposte principali contenute nel documento conclusivo della consultazione è l’elaborazione di un Piano nazionale per il lavoro e l’intelligenza artificiale, strumento programmatico con la funzione di coordinare le azioni istituzionali, legislative e operative relative all’adozione dell’IA nel mercato del lavoro, con un’attenzione specifica alla sicurezza, alla trasparenza e alla sostenibilità occupazionale.
Il piano si articolerà su diversi assi di intervento, in linea con le principali indicazioni emerse dai partecipanti alla consultazione.
Questo piano nazionale sarà concepito in coerenza con le strategie europee sull’IA (AI Act, Digital Decade, Agenda europea delle competenze) e si inserirà nella cornice più ampia della transizione digitale e green dell’economia italiana.
L’ultimo obiettivo - ma non meno importante - dichiarato nel documento di sintesi della consultazione è infine quello di trasformare le Linee guida in un manuale realmente utilizzabile da parte di imprese, professionisti, lavoratori e pubbliche amministrazioni. A tal fine, il Ministero si propone di:
Normativa e regolazione |
Integrazione delle Linee guida con normative esistenti (AI Act, GDPR, Statuto dei Lavoratori, ecc.) |
Coerenza giuridica e applicabilità nei contesti aziendali |
Formazione e competenze |
Sviluppo di percorsi formativi per lavoratori, dirigenti e consulenti |
Diffusione della cultura digitale e dell’etica dell’IA |
Strumenti pratici |
Pubblicazione di checklist, schede di rischio, audit etico e tecnico |
Supporto operativo alle imprese, in particolare PMI e microimprese |
Finanziamenti e incentivi |
Voucher, crediti d’imposta, sportelli territoriali, premialità per progetti etici |
Rimozione delle barriere economiche all’adozione dell’IA |
Tavoli di confronto con stakeholder |
Creazione di gruppi di lavoro settoriali con imprese, sindacati, enti di ricerca |
Governance partecipata e costruzione condivisa delle policy |
Piattaforma digitale |
Portale dedicato per accesso a strumenti, FAQ, esempi e assistenza tecnica |
Centralizzazione e semplificazione dell’accesso alle risorse operative |
Monitoraggio e valutazione |
Istituzione di un osservatorio permanente |
Verifica continua dell’efficacia e aggiornamento delle Linee guida |
Versione aggiornata del documento |
Ampliamento delle Linee guida con allegati tecnici, glossari e buone pratiche |
Chiarezza applicativa e accessibilità per tutti gli attori |
Standard settoriali minimi |
Definizione di requisiti minimi per settori a rischio (es. sanità, HR, logistica) |
Tutela specifica e differenziata secondo il livello di rischio IA |
Trasparenza e diritti dei lavoratori |
Introduzione di codici etici, supervisione umana, strumenti di segnalazione |
Salvaguardia della dignità, sicurezza e privacy nei contesti automatizzati |
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