Intrastat 2025: guida completa a scadenze, obblighi, sanzioni e novità del pacchetto VIDA

Pubblicato il 24 aprile 2025

Ancora pochi giorni per la presentazione del modello Intrastat relativo al mese di marzo o al primo trimestre 2025, un adempimento fondamentale per tutti i titolari di partita IVA che intrattengono rapporti commerciali con operatori stabiliti in altri Paesi dell’Unione Europea. Il termine ultimo per l’invio telematico degli elenchi riepilogativi è fissato a lunedì 28 aprile 2025, a causa della coincidenza della scadenza originaria con un giorno festivo (25 aprile, Festa della Liberazione).

Cos’è il modello Intrastat, a cosa serve e chi deve presentarlo

Il modello Intrastat è una dichiarazione obbligatoria che i soggetti passivi IVA devono presentare per comunicare all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli le operazioni di scambio di beni e prestazioni di servizi effettuate con controparti situate in altri Paesi membri dell’Unione Europea. È stato introdotto nel 1993 con l’abolizione delle frontiere doganali all’interno dell’UE (D.L. n. 331/1993, art. 50) ed è uno strumento fondamentale sia per finalità fiscali che statistiche.

Il modello Intrastat ha due scopi principali:

  1. Controllo fiscale delle operazioni intracomunitarie, per contrastare frodi IVA e garantire la corretta applicazione delle norme tributarie.
  2. Raccolta statistica dei dati sugli scambi commerciali tra Paesi UE, per fini economici e di monitoraggio da parte di Eurostat e degli istituti nazionali di statistica.

L’obbligo ricade su:

Non sono invece soggette all’obbligo di presentazione le operazioni con privati non titolari di partita IVA, anche se residenti in altri Paesi dell’Unione.

Operazioni interessate dal modello Intrastat

Il modello Intrastat si applica alle operazioni intracomunitarie effettuate dai soggetti passivi IVA italiani nei confronti di operatori economici stabiliti in altri Paesi UE. Le operazioni si suddividono in attive e passive, a seconda che si tratti, rispettivamente, di cessioni o acquisti.

Operazioni attive (sempre da comunicare)

Sono sempre soggette a comunicazione Intrastat, indipendentemente dall’importo, le seguenti operazioni effettuate nei confronti di soggetti passivi IVA stabiliti nell’UE:

NOTA BENE: Non devono essere comunicate le prestazioni di servizi che non sono territorialmente rilevanti ai fini IVA nello Stato del committente, secondo quanto previsto dall’art. 5, comma 4, del DM 22 febbraio 2010.

Operazioni passive (da comunicare solo oltre soglia e a fini statistici)

Le operazioni passive, ovvero quelle ricevute da soggetti passivi stabiliti nella UE, devono essere comunicate nel modello Intrastat esclusivamente a fini statistici e solo se vengono superate determinate soglie nei quattro trimestri precedenti:

L’obbligo non sussiste se, in ciascuno degli ultimi quattro trimestri di riferimento:

In questi casi, l’operatore economico è esonerato dalla presentazione del modello Intrastat per le operazioni passive.

NOTA BENE: Le due soglie sono autonome e indipendenti. Il superamento di una sola di esse comporta l’obbligo di comunicazione solo per la tipologia di operazione interessata.

Quando si presenta il modello Intrastat

La frequenza e l’obbligatorietà della presentazione del modello Intrastat variano a seconda del tipo di operazione e delle soglie di valore raggiunte:

 Operazioni passive – Obbligo condizionato

Se le soglie non vengono superate, non vi è alcun obbligo di trasmissione del modello Intrastat per queste operazioni.

Operazioni attive – Obbligo sempre presente

Il modello Intrastat va sempre presentato per:

La periodicità dipende dai volumi dichiarati:

In sintesi

Presentazione del modello Intrastat: casi particolari

Avvio dell’attività in corso d’anno

Nel caso in cui l’attività economica abbia inizio nel corso dell’anno, le regole relative alla presentazione del modello Intrastat variano in base alla tipologia di operazioni effettuate.

Operazioni attive (cessioni di beni e servizi resi)

Per le operazioni attive:

Operazioni passive (acquisti di beni e servizi ricevuti)

Per le operazioni passive:

Superamento delle soglie nel corso di un trimestre

Nel caso in cui, durante un trimestre, venga superata una delle soglie che comportano l’obbligo di trasmissione mensile, si applica il seguente criterio:

ESEMPIO: Qualora la soglia venga superata nel mese di febbraio, le operazioni relative a gennaio e febbraio saranno incluse nella dichiarazione trimestrale del primo trimestre, mentre la periodicità mensile inizierà a decorrere da marzo.

Come funziona il modello Intrastat

Il modello Intrastat è strutturato in diverse sezioni, ciascuna delle quali è destinata alla comunicazione di una specifica tipologia di operazione intracomunitaria. I modelli si distinguono principalmente in modello INTRA-1 (per le operazioni attive) e modello INTRA-2 (per le operazioni passive).

Struttura del modello INTRA-1 (operazioni attive)

Il modello INTRA-1 riguarda le cessioni di beni e prestazioni di servizi rese verso soggetti passivi IVA stabiliti in altri Paesi UE. Si compone delle seguenti sezioni:

Cos'è il Call-off stock (sezione 5)

La sezione 5 del modello INTRA-1 è dedicata alle operazioni in regime di call-off stock. Si tratta di un contratto di fornitura particolare, diffuso negli scambi intracomunitari, in cui:

Questo meccanismo consente di posticipare l’assolvimento dell’IVA al momento in cui la merce viene effettivamente utilizzata o venduta dal destinatario, anziché al momento della spedizione.

Struttura del modello INTRA-2 (operazioni passive)

Il modello INTRA-2, da presentare solo in presenza di specifici volumi economici, riguarda le operazioni passive, ovvero quelle ricevute da fornitori UE:

NOTA BENE: Il funzionamento del modello Intrastat prevede l’inserimento dei dati relativi a:

La trasmissione deve avvenire in via telematica secondo le specifiche tecniche stabilite annualmente dall’Agenzia delle Dogane. È possibile compilare i modelli utilizzando strumenti ufficiali come il software Intraweb oppure soluzioni gestionali integrate.

Scadenze e periodicità del modello Intrastat

Il modello Intrastat deve essere trasmesso entro il giorno 25 del mese successivo al periodo di riferimento, che può essere mensile o trimestrale, in base alla tipologia e al volume delle operazioni effettuate. Se il giorno 25 cade di sabato, domenica o festivo, la scadenza slitta al primo giorno lavorativo successivo.

Scadenze 2025

Per l’anno 2025, le principali date di scadenza sono le seguenti:

Periodicità di presentazione

La periodicità con cui deve essere trasmesso il modello Intrastat dipende dal tipo di operazione e dal volume complessivo delle transazioni registrate nei quattro trimestri precedenti.

Operazioni attive (cessioni di beni e servizi resi)

Ai sensi dell’art. 2, comma 1, del D.M. 22 febbraio 2010:

Operazioni passive (acquisti di beni e servizi ricevuti)

Per gli acquisti, la periodicità prevista è solo mensile, ma l’obbligo scatta esclusivamente se si superano le soglie previste:

In caso contrario, non vi è obbligo di presentazione.

NOTA BENE: Il rispetto delle scadenze è essenziale per evitare l’applicazione di sanzioni. È quindi importante monitorare attentamente le soglie di riferimento e verificare la corretta periodicità applicabile alle proprie operazioni intra-UE.

Conseguenze della mancata o tardiva presentazione del modello Intrastat

La mancata trasmissione, la presentazione oltre i termini previsti, oppure la compilazione inesatta, incompleta o irregolare del modello Intrastat comporta l’applicazione di sanzioni amministrative specifiche, previste dalla normativa vigente.

Regime sanzionatorio

In particolare, le violazioni possono determinare:

Correzioni e integrazioni

Non sono previste sanzioni nel caso in cui:

Tardiva presentazione

La presentazione oltre la scadenza (25 del mese successivo al periodo di riferimento, o prima data lavorativa utile) è considerata omissione a tutti gli effetti, se non regolarizzata secondo le modalità previste.

Ad esempio:

Il rispetto delle scadenze è quindi fondamentale per evitare sanzioni. In caso di errore o dimenticanza, è consigliabile provvedere tempestivamente alla regolarizzazione, approfittando dei termini di ravvedimento per limitare l’impatto delle sanzioni amministrative.

Strumenti per la compilazione del modello Intrastat

Nel 2025 l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha rilasciato una nuova versione aggiornata del software Intr@Web Stand Alone (versione 26.0.0.0), lo strumento ufficiale per la compilazione, controllo e invio telematico dei modelli Intrastat. L’aggiornamento si è reso necessario per adeguare il software alle specifiche tecniche in vigore dal 2025.

A differenza degli anni precedenti, non è previsto un semplice aggiornamento della versione esistente, ma occorre installare completamente la nuova versione. È possibile trasferire i dati dalla versione 2024 tramite backup e restore, ma l’Agenzia raccomanda di non importare dati anteriori al 2023, per evitare errori tecnici. Restano comunque disponibili tutte le funzionalità di importazione, inclusi tracciati, codici e tassi di cambio.

Il nuovo software consente agli operatori economici di gestire in modo efficiente tutte le fasi dell’adempimento Intrastat per l’anno in corso.

Novità 2025: il Pacchetto VIDA e il futuro degli Intrastat

Dal 14 aprile 2025 è entrato in vigore il pacchetto VIDA (VAT in the Digital Age), un'importante riforma fiscale a livello europeo che segna una svolta nel modo in cui vengono gestiti gli scambi intracomunitari. Tra le principali novità introdotte, si segnala la progressiva eliminazione degli elenchi riepilogativi Intrastat, che verranno archiviati e sostituiti dalla fatturazione elettronica intra-UE.

Le operazioni tra soggetti passivi europei transiteranno attraverso il Sistema di Interscambio (SdI), già utilizzato per la fatturazione elettronica in Italia. Questo cambiamento mira a garantire una maggiore trasparenza, semplificazione e automazione nei flussi informativi tra operatori economici e amministrazioni fiscali.

In prospettiva, il modello Intrastat verrà superato da un sistema digitale unificato a livello europeo, segnando l'inizio di una nuova fase per il monitoraggio delle operazioni intracomunitarie, più snella ed efficiente sia per le imprese che per gli enti di controllo.

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