Invalidità, inidoneità lavorativa e pensioni: novità dal riordino dei Ministeri

Pubblicato il 05 dicembre 2022

Prosegue in Aula, alla Camera dei deputati, la discussione sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri.

La Camera è infatti convocata lunedì 5 dicembre per il seguito della discussione iniziata lo scorso 2 dicembre.

Il provvedimento, in esito all'esame della Commissione Affari Costituzionali, è stato modificato e integrato con nuove disposizioni, alcune delle quali riguardano pensioni e accertamenti di invalidità e di inidoneità lavorativa.

Le modifiche sono contenute nell'articolo 13-bis rubricato “Soppressione della commissione medica superiore del Ministero dell'economia e delle finanze”, aggiunto all'articolato del decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173.

Vediamo le novità nel dettaglio.

Pensioni di guerra: commissione medica superiore

L’articolo 13-bis del ddl di conversione in legge del D.L. n. 173/2022, al comma 1, prevede la soppressione della Commissione medica superiore di cui all’articolo 106 del Testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra (D.P.R. n. 915/1978).

Tutte le relative funzioni, a decorrere dal 1° giugno 2023, sono trasferite all’INPS, che subentra anche nei rapporti giuridici relativi alle funzioni trasferite.

NOTA BENE: Si ricorda che la commissione medica superiore presso il Ministero dell’economia e delle finanze è un organismo collegiale a cui è attualmente affidato il compito di esprimere un parere tecnico sanitario ai fini della liquidazione delle pensioni di guerra.

Al comma 2 della nuova disposizione in esame si prevede che l’INPS costituisca un'apposita Commissione medica superiore operante con le stesse modalità in uso presso la Commissione medica superiore del Ministero dell’economia e delle finanze.

Con tale nuova Commissione, l'INPS dovrà assicurare lo svolgimento delle funzioni relative ai pareri medico-legali, nei casi previsti dalla vigente normativa, nei confronti:

La Commissione medica superiore svolgerà inoltre funzioni di coordinamento delle attività delle commissioni mediche di verifica, anch'esse da istituirsi presso l'INPS (articolo 45, comma 3-bis, del decreto-legge 21 giugno 2022, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2022, n. 122).

La Commissione medica superiore INPS assicurerà inoltre ogni altra funzione già svolta dalla Commissione medica superiore MEF.

L'INPS sarà, infine, tenuto a portare a conclusione anche i procedimenti medico-legali pendenti dinanzi alla commissione medica superiore del Ministero dell'economia e delle finanze al 1° giugno 2023. A tal fine, all'Istituto verrà inoltrata dal Ministero dell’economia e delle finanze tutta la documentazione di pertinenza.

Accertamenti di invalidità e di inidoneità lavorativa: novità in arrivo

L’articolo 13-bis del ddl di conversione in legge del D.L. n. 173/2022, al comma 6, modifica in più punti l'articolo 45 del decreto semplificazioni 2022 (Dl n. 73/2022, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 122/2022).

Con una modifica al comma 3-bis della disposizione citata, vengono differiti, dal 1° gennaio 2023 al 1° giugno 2023, la soppressione delle Commissioni mediche di verifica operanti nell’ambito del Ministero dell’economia e delle finanze per l’accertamento e la valutazione delle condizioni di invalidità, disabilità, di inabilità e di inidoneità dei dipendenti pubblici e il conseguente trasferimento delle relative funzioni all’INPS.

Viene inoltre differito, dal 1° gennaio 2021 al 1° giugno 2023, il subentro dell’INPS nello svolgimento dei seguenti accertamenti di idoneità e inabilità nei confronti di pubblici dipendenti (i.e. personale delle amministrazioni statali, anche ad ordinamento autonomo, nonché degli enti pubblici non economici e degli Enti Locali, articolo 45, comma 3-ter, DL n. 73/2022):

Tali disposizioni non si applicano ai procedimenti in corso al 31 maggio 2023 e ai procedimenti per i quali, alla stessa data, non è ancora scaduto il termine di presentazione della domanda.

Differito, infine, dal 31 dicembre 2022 al 31 maggio 2023, il termine per l’emanazione del decreto attuativo del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

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