Invio telematico con incarico specifico

Pubblicato il 12 giugno 2014 L'invio telematico della dichiarazione dei redditi da parte dell'intermediario, ai sensi dell'articolo 3 del Dpr n. 322/98, non costituisce adempimento naturalmente attribuito al proprio consulente fiscale se non sussiste uno specifico incarico in tal senso.

Si tratta, infatti, di un adempimento distinto da quello di tenuta della contabilità e di consulenza fiscale in generale.

La contestazione porta all'accertamento

Ne consegue che, in ipotesi di relativa contestazione, è necessario che il giudice proceda ad accertamento della sussistenza dell'incarico; ed in assenza di questo accertamento, il contribuente non risponde  per l'eventuale atto impositivo emesso sulla base della liquidazione automatica.

E' quanto affermato dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 13138 dell'11 giugno 2014.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

E' nullo il contratto di apprendistato senza formazione

17/10/2025

Esonero contributivo parità di genere: codice “L239” valido da ottobre a dicembre 2025

17/10/2025

Commercialista trattiene la contabilità dell’ex cliente: è appropriazione indebita

17/10/2025

TFR, indice di rivalutazione di settembre 2025

17/10/2025

Compravendita immobiliare, l’irregolarità catastale non annulla l’atto

17/10/2025

CPB 2025: FAQ su benefici premiali, esonero IVA e scadenze di adesione

17/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy