ISEE 2025 e nuovo modello DSU, le istruzioni Inps

Pubblicato il 04 aprile 2025

Il 3 aprile 2025 l’Inps ha pubblicato la circolare n. 73, che comunica ufficialmente le modifiche introdotte dal D.P.C.M. 14 gennaio 2025, n. 13 relative al Regolamento ISEE ed entrate in vigore dal 3 aprile 2025, giorno successivo alla pubblicazione del decreto direttoriale n. 75 del 2 aprile 2025, con il quale sono stati approvati i nuovi modelli della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e le relative istruzioni.

Le novità mirano a:

Nuove disposizioni introdotte dal D.P.C.M. 13/2025

Il cuore delle modifiche al Regolamento ISEE consiste nell’integrazione normativa di disposizioni già previste in passato da altri provvedimenti legislativi, e nell’introduzione di nuovi strumenti operativi che semplificano e rendono più trasparente il sistema ISEE.

Le nuove modifiche recepiscono infatti in modo formale:

Questi due provvedimenti avevano già introdotto importanti innovazioni nel calcolo dell’ISEE, come:

Maggiorazioni per soggetti con disabilità

Tra le novità più rilevanti vi è la revisione dei parametri della scala di equivalenza per i nuclei familiari con componenti affetti da disabilità. In particolare:

Questa riforma intende semplificare il sistema e renderlo più equo, superando la logica delle deduzioni forfettarie in favore di un meccanismo proporzionale e immediatamente applicabile.

Validità della DSU e anno di riferimento del patrimonio

Un’altra modifica significativa riguarda la durata della validità della DSU: il documento, una volta presentato, sarà ora valido fino al 31 dicembre dell’anno stesso, indipendentemente dalla data di invio.

Inoltre, per rendere più stabile la valutazione del patrimonio, è stato uniformato l’anno di riferimento dei dati patrimoniali (immobiliari e mobiliari) che ora sarà sempre il secondo anno precedente alla presentazione della DSU. Ad esempio, per le DSU presentate nel 2025, i dati di patrimonio saranno riferiti al 31 dicembre 2023.

DSU precompilata: contenuto, vantaggi e validità annuale

La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) precompilata rappresenta uno degli strumenti più innovativi introdotti nel sistema ISEE negli ultimi anni.

Con il D.P.C.M. 13/2025, la DSU precompilata assume però un ruolo ancora più centrale, confermando il percorso di semplificazione amministrativa avviato con il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147.

L’obiettivo è quello di rendere l’accesso alle prestazioni sociali più rapido, trasparente e sicuro, riducendo gli oneri a carico del cittadino e migliorando l’efficienza del sistema pubblico.

Cosa contiene la DSU precompilata

La DSU precompilata è un modello già parzialmente compilato con i dati patrimoniali, reddituali e anagrafici disponibili presso le banche dati pubbliche, in particolare quelle dell’Inps, dell’agenzia delle Entrate e di altri enti pubblici. In dettaglio, il modello precompilato include:

Vantaggi per i cittadini

L’introduzione della DSU precompilata porta con sé una serie di vantaggi pratici e benefici amministrativi significativi per i cittadini.

Validità annuale

A partire dal 2025, la DSU presentata in qualsiasi momento sarà valida fino al 31 dicembre dello stesso anno, modifica che semplifica notevolmente la gestione della documentazione da parte delle famiglie e degli enti erogatori di prestazioni, eliminando sovrapposizioni tra più modelli e uniformando le scadenze.

Con questa novità, si garantisce infatti:

Esclusione dal patrimonio mobiliare ai fini ISEE: cosa cambia dal 3 aprile 2025

Una delle modifiche di maggior rilievo oggetto della circolare Inps n. 73/2025 riguarda l’esclusione parziale di alcune tipologie di risparmio dal patrimonio mobiliare rilevante ai fini del calcolo ISEE.

Cosa viene escluso e in quali limiti

Dal 3 aprile 2025, sono dunque esclusi dal calcolo del patrimonio mobiliare, entro un limite massimo complessivo di 50.000 euro per nucleo familiare, i seguenti strumenti finanziari.

Rientrano tra i beni esclusi i Titoli di Stato italiani emessi ai sensi dell’articolo 3 del D.P.R. 30 dicembre 2003, n. 398. Questi strumenti, considerati sicuri e a basso rischio, non verranno più conteggiati nel patrimonio se il loro valore, insieme agli altri strumenti esclusi, non supera i 50.000 euro totali.

Anche i libretti di risparmio postale, prodotti di risparmio garantiti dallo Stato e molto diffusi tra le famiglie italiane, sono ora parzialmente esonerati dal conteggio. Questo favorisce in particolare le fasce di popolazione meno avvezze all’uso di strumenti finanziari più complessi, come anziani e risparmiatori tradizionali.

Un’ulteriore esclusione riguarda i buoni fruttiferi postali, compresi quelli trasferiti allo Stato. Anche in questo caso, se il valore totale dei buoni non supera - insieme agli altri strumenti - la soglia di 50.000 euro, non sarà incluso nel calcolo dell’ISEE.

Applicazione pratica e compilazione della DSU

Dal punto di vista operativo, i cittadini possono:

Modalità di compilazione nei modelli DSU mini, integrale e corrente

Per applicare correttamente la nuova esclusione, è fondamentale compilare correttamente i quadri patrimoniali dei diversi modelli DSU.

Nel caso di utilizzo della DSU precompilata, il valore dei rapporti finanziari potrebbe essere già inserito automaticamente tramite le informazioni rese disponibili dall’Agenzia delle Entrate. In questi casi, è responsabilità del dichiarante intervenire per:

Il mancato aggiornamento potrebbe comportare l'inclusione indebita di somme che, invece, dovrebbero essere escluse.

Cosa fare se la DSU è stata già presentata nel 2025

I cittadini che hanno già presentato la DSU nel corso del 2025, ma prima del 3 aprile, non possono automaticamente beneficiare delle nuove esclusioni. Tuttavia, la circolare chiarisce che:

Nuovo modello DSU: novità nella modulistica 2025

Il decreto direttoriale n. 75/2025 ha anche approvato ufficialmente, come accennato, il nuovo modello di DSU e le relative istruzioni aggiornate, che sostituiscono integralmente quelle precedenti. Le modifiche si sono rese necessarie per adeguare la modulistica alle nuove regole introdotte dal D.P.C.M. 13/2025 e per facilitare la corretta compilazione dei quadri patrimoniali e reddituali.

Aggiornamenti tecnici e fiscali: anno di imposta 2023

La nuova modulistica fa riferimento in modo esplicito ai dati dell’anno di imposta 2023, ovvero l’anno utilizzato per i redditi e i patrimoni da inserire nella DSU per l’anno 2025 (secondo la regola del secondo anno precedente).

Sono stati inoltre aggiornati:

Inserimento di nuove legende e paragrafi esplicativi

Per facilitare la compilazione, il nuovo modello DSU presenta:

Esclusione di immobili inagibili: riferimento alla legge n. 207/2024

Un’altra importante modifica riguarda l’esclusione dal calcolo ISEE degli immobili dichiarati inagibili o distrutti a causa di calamità naturali. La novità deriva dall’articolo 1, comma 667 della legge 30 dicembre 2024, n. 207, ed è stata integrata nelle istruzioni della DSU 2025.

Pertanto, l’immobile presente nel nucleo familiare che è stato distrutto o dichiarato inagibile da parte delle autorità competenti non concorrerà alla determinazione del patrimonio immobiliare ai fini ISEE.

NOTA BENE: questa esclusione è temporanea e valida solo per il 2025, salvo successive proroghe.

Come aggiornare la propria DSU per beneficiare delle nuove esclusioni

Per usufruire delle modifiche introdotte a partire dal 3 aprile 2025, è necessario presentare una nuova DSU, anche nel caso in cui una DSU fosse già stata trasmessa precedentemente nel 2025.

Per i cittadini:

Per i CAF e operatori:

Dove trovare la nuova modulistica

La modulistica aggiornata e le istruzioni per la compilazione sono disponibili sul sito ufficiale dell’Inps all’interno della sezione “Informazione” - “Modulistica e Modelli”.

Sono scaricabili i seguenti materiali:

È anche possibile procedere con la compilazione online tramite il servizio “ISEE precompilato”, accessibile con SPID, CIE o CNS.

Novità DSU 2025 ed esclusioni ISEE, in breve

Data di entrata in vigore

3 aprile 2025

Da questa data si applicano le nuove regole

Modello DSU aggiornato

Approvato con Decreto Direttoriale 2 aprile 2025, n. 75

Sostituisce integralmente il modello precedente

Validità della DSU

Fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione

Uniformità e semplificazione amministrativa

Esclusione dal patrimonio mobiliare

Titoli di Stato, buoni fruttiferi postali (anche trasferiti allo Stato), libretti postali

Solo se complessivamente ≤ 50.000 € per nucleo

Quadri da compilare

FC2 (Mini/Integrale), S5 (Corrente)

Da aggiornare anche nella DSU precompilata

Anno di riferimento patrimonio

Secondo anno precedente (es. DSU 2025 → anno 2023)

Coerente con le regole fiscali in vigore

Aggiornamento DSU già presentata nel 2025

È necessario presentare una nuova DSU

La precedente resta valida ma non applica le nuove esclusioni

Esclusione immobili inagibili

Ammessa per calamità naturali (Legge 207/2024)

Riferimento: art. 1, comma 667

Dove trovare i moduli aggiornati

Portale INPS

Percorso: Informazione -  Modulistica e Modelli

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Consorzi di bonifica - Ipotesi di accordo del 21/5/2025

01/08/2025

CCNL Energia e petrolio - Verbale di accordo del 10/7/2025

01/08/2025

Energia e petrolio. Verifica scostamento inflattivo

01/08/2025

Consorzi di bonifica. Tabelle retributive

01/08/2025

Blocco dei licenziamenti per Covid-19: la Corte Costituzionale conferma l’esclusione per i dirigenti

01/08/2025

Licenziamento per video su TikTok: illegittimo senza intento denigratorio

01/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy