Ispezioni con verbale blindato

Pubblicato il 29 settembre 2008 La direttiva Sacconi sui controlli ispettivi attribuisce speciale rilievo alla posizione di chi denuncia violazioni di lavoro, che dovrà essere più “partecipativo” che in passato. Ma - data la rilevanza che assumono prevenzione degli abusi e verifica diretta nei primi istanti dell’ispezione (“prova regina”) – diviene soprattutto indispensabile l’intervento immediato del consulente del lavoro in azienda. Gli ispettori sono dunque chiamati ad un comportamento “radicalmente diverso rispetto a quello fin qui generalmente tenuto”, dovendo da subito operare in una “logica di servizio e non di mero esercizio di potere”. Diretto destinatario dei nuovi criteri operativi é, per ora, il personale del ministero del Lavoro, mentre l’ambito della verifica in materia di somministrazione illecita di manodopera non è semplicemente l’edilizia, bensì ogni settore produttivo di beni e servizi. L’obiettivo è passare subito a due soli verbali ispettivi – di primo accesso e di contestazione degli illeciti – capaci di definire lo status di regolarità del datore. Le maggiori aspettative vengono però riposte nel verbale di primo accesso ispettivo, una vera informazione di garanzia per l’azienda ispezionata. Mette il datore nelle condizioni di conoscere compiutamente i fatti su cui è investigato, già dalle prime battute.
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