Iva intracomunitaria, dalla Ue nuove regole con imposta in capo al venditore

Pubblicato il 26 maggio 2018

Il 25 maggio 2018, la Commissione europea ha approvato le misure tecniche di dettaglio per un sistema definitivo, che prevede un'applicazione più semplice dell'IVA e, allo stesso tempo, più efficace nel contrasto delle frodi.

Il nuovo sistema si basa su un principio di tassazione nello Stato di destinazione dei beni con assolvimento e responsabilità dell'imposta in capo al venditore. A quest’ultimo, infatti, spetterà il compito di assolvere l’imposta, utilizzando una piattaforma informatica che la verserà direttamente.

Nuovo sistema

Attualmente, infatti, le cessioni intracomunitarie sono tassate ai fini Iva attraverso un meccanismo di inversione contabile o reverse charge, che prevede una non imponibilità della cessione e un'imponibilità dell'acquisto intracomunitario. Tale sistema, però, nel tempo, ha creato qualche complicazione, oltre che pesanti oneri amministrativi ed un elevato livello di evasione.

Per questo motivo, la UE ha deciso di mettere a disposizione di tutti gli operatori unionali una piattaforma informatica con la quale sarà possibile procedere alla tassazione di tutte le transazioni B2B versando direttamente dallo Stato di stabilimento l'imposta allo Stato di destinazione.

Tale sistema sarà operativo anche per i soggetti residenti in Paesi extracomunitari, che potranno tassare tutte le cessioni intraunionali nominando un rappresentante in un solo Stato membro.

Vantaggi

Le nuove regole proposte hanno proprio il fine di cercare di superare le attuali problematiche attraverso una rivisitazione del sistema e il ricorso alle nuove tecnologie.

Con l'introduzione di questo nuovo sistema definitivo, infatti, verranno aboliti, almeno sul piano fiscale, anche gli Intrastat.

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