Iva, sanabili i prospetti non firmati

Pubblicato il 16 aprile 2007

di Cassazione con la sentenza 7890/2007 fornisce un principio di diritto in materia di Imposta sul valore aggiunto che risulta in linea con i precetti dello Statuto del contribuente. Di fronte ad un contenzioso che vedeva coinvolti un contribuente ed il Fisco circa la funzione della sottoscrizione della dichiarazione Iva rispetto alla validità della stessa e alla conseguente riconoscibilità del credito ivi esposto, ha stabilito quanto segue: la dichiarazione Iva non sottoscritta dal contribuente non può essere considerata inesistente, ma solo affetta da nullità, sanabile attraverso una successiva sottoscrizione ovvero un comportamento del soggetto tenuto secondo buona fede. Dunque, per cancellare il vizio occorre dimostrare il comportamento tenuto in buona fede da parte del contribuente oppure la successiva integrazione.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Agricoltura, contributi Inps: importi e scadenze 2025

03/07/2025

Ammortizzatori sociali e tutele contro il caldo estremo: firmato il Protocollo

03/07/2025

DDL zone montane: incentivi per lo smart working e bonus natalità

03/07/2025

Gesto violento sul lavoro e danneggiamento: sì al licenziamento

03/07/2025

Cassa Forense: graduatorie ospitalità, centri estivi, studi, famiglie numerose

03/07/2025

Dalle Entrate primi chiarimenti sui bonus edilizi

03/07/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy