Job Act: in arrivo il testo unico del lavoro?

Pubblicato il 14 marzo 2014 Fra le varie deleghe al Governo del Job Act, forse la più attesa è proprio quella sul riordino delle forme contrattuali che è finalizzata a rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro da chi è in cerca di occupazione ma, anche e soprattutto, a riordinare i contratti di lavoro vigenti per renderli maggiormente coerenti con le attuali esigenze del contesto produttivo nazionale e internazionale.

I principi e criteri direttivi individuati sono i seguenti:

a) individuare e analizzare tutte le forme contrattuali esistenti per valutarne l’effettiva coerenza con il contesto occupazionale e produttivo nazionale e internazionale, anche in funzione di eventuali interventi di riordino delle medesime tipologie contrattuali;
b) procedere alla redazione di un testo organico di disciplina delle tipologie contrattuali dei rapporti di lavoro, che possa anche prevedere l’introduzione di ulteriori tipologie contrattuali espressamente volte a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro, con tutele crescenti per i lavoratori coinvolti;
c) introdurre, eventualmente anche in via sperimentale, il compenso orario minimo, applicabile a tutti i rapporti di lavoro subordinato, previa consultazione delle parti sociali;
d) procedere all’abrogazione di tutte le disposizioni che disciplinano le singole forme contrattuali, incompatibili con il testo organico che si vuole redigere al fine di assicurare certezza agli operatori, eliminando duplicazioni normative e difficoltà interpretative ed applicative.
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