La Cassazione sul reato di turbata libertà nel procedimento amministrativo di scelta del contraente

Pubblicato il 08 novembre 2013 Pronunciandosi in ordine al reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente di cui all'articolo 353 bis del Codice penale, la Sesta sezione penale di Cassazione – sentenza n. 44896 del 7 novembre 2013 – ha sottolineato come per integrare questa fattispecie non è necessario che il contenuto del bando venga effettivamente modificato in modo tale da condizionare la scelta del contraente, né che la scelta del contraente venga effettivamente condizionata.

Ed infatti, perché possa ritenersi configurato questo delitto è sufficiente un inquinamento del procedimento amministrativo, ossia “che la correttezza della procedura di predisposizione del bando sia messa concretamente in pericolo”.
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