La chiamata non sana le co. co. co.

Pubblicato il 21 aprile 2007

La nota protocollo n. 4081/2007 del ministero del Lavoro, in risposta al quesito della direzione provinciale del Lavoro di Modena, asserisce che la regolarizzazione delle co.co.co. non deve realizzarsi con l’assunzione dei lavoratori mediante contratti di lavoro a chiamata. Il contratto di lavoro intermittente, seppur riconducibile alla tipologia di contratti di lavoro subordinato, infatti, non reca in sé la garanzia di un impiego duraturo ma determina una diminuzione della tutela del lavoratore. La sanatoria introdotta dalla legge n. 296/2006, a riguardo, prevede che entro il 30 aprile le imprese possano redigere accordi aziendali, se assenti all’interno dell’azienda stessa Rsa e Rsu che promuovono la trasformazione delle co.co.co in rapporti di lavoro subordinato con stipulazione di contratti di durata minima biennale. La normativa include tutti i soggetti aventi rapporti di collaborazione coordinata e continuativa  o di lavoro a progetto non correttamente utilizzati.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cndcec: nessuna incompatibilità per il commercialista che affitta l’azienda

03/09/2025

Cassazione: ultras violento, licenziamento legittimo

03/09/2025

Turismo. Lavoro notturno e straordinario festivo detassato fino al 30 settembre

03/09/2025

Contributi 2025 per prodotti DOP e IGP: requisiti, importi e scadenze

03/09/2025

Quota 100 e TFS: diritto alla percezione e trasmissibilità agli eredi

03/09/2025

Composizione negoziata della crisi? Via il sequestro preventivo

03/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy