La congiuntura non dispensa dal versamento dei contributi al dipendente

Pubblicato il 27 agosto 2010 Anche in caso di crisi aziendale, dovuta al periodo nero dell’economia, è obbligatorio versare i contributi ai dipendenti. Questo è ciò che viene affermato dalla Cassazione con la sentenza n. 32348 del 26 agosto 2010: “la carenza di mezzi finanziari, da cui deriverebbe l'impossibilità materiale di versare i contributi assistenziali e previdenziali effettivamente dovuti, non influisce in alcun modo sulla struttura oggettiva del reato di cui all'art. 37 della legge 24 novembre 1981 n. 689. Ciò in quanto il lavoratore subordinato ha un diritto alla posizione previdenziale che è sostanzialmente collegato alla durata del proprio rapporto di lavoro e che non è derogabile per ragioni contingenti”.

Il rischio, dunque, per il datore è la condanna penale.

Nel caso di specie, inoltre, sussisteva l'aggravante dell'omessa presentazione delle denunce. Tale comportamento fa trapelare l’intenzione del datore di lavoro di evadere l'obbligo contributivo. Il dolo è palesato dal fatto che viene impedito all'Inps di conoscere la propria posizione debitoria “che è pur sempre in essere, malgrado il datore di lavoro medesimo sia in disagiate condizioni economiche”.
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