La Corte di giustizia Ue boccia le differenze Iva

Pubblicato il 30 luglio 2007

Nella disamina della settimana si approfondisce il tema del diritto comunitario, nello specifico vengono trattati due argomenti di grande rilievo: l’Iva e il trattamento fiscale dei dividendi in entrata o uscita.

Nell’obiettivo della realizzazione di un mercato comune con caratteristiche analoghe a quelle di un mercato interno europea ha scelto come principale imposta sui consumi l’Iva. Per tale obiettivo è necessario che si applichino nei vari Stati membri legislazioni comuni e uniformi tali da non falsare le condizioni di concorrenza e non ostacolare la libera circolazione delle merci e dei servizi. Per questo il Legislatore comunitario si adopera con la propria normativa nell’armonizzazione delle legislazioni Iva. A far rispettare le regole ai singoli Paesi Ue entra in gioco di Giustizia cui spetta il ruolo del vigile e le cui sentenze sono vincolanti sia per gli Stati sia per le istituzioni europee. Un esempio di intervento in merito a questioni italiane si ha con la sentenza della causa C-228/05 che ha posto fine all’indetraibilità oggettiva dell’Iva assolta sull’acquisto di autoveicoli e delle spese accessorie.        

Inoltre, da anni porta avanti la lotta contro le discriminazioni che alcuni Governi Ue, Italia compresa, pongono a danno di persone fisiche, aziende o fondi pensione di un altro Paese europeo derivanti dal trattamento fiscale dei dividendi in entrata o uscita. Le procedure d’infrazione sono avanzate per indebite restrizioni alla libera circolazione dei capitali garantita dall’articolo 56 dei Trattati europei.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

ISCRO: come prepararsi alla scadenza del 31 ottobre

31/10/2025

Assegno per il nucleo familiare anche ai nonni se c’è la vivenza a carico

31/10/2025

CCNL Trasporto a fune - Stesura del 16/5/2025

31/10/2025

Trasposto a fune. Nuovo Ccnl

31/10/2025

Welfare as a Service: dall’Inps nuove funzionalità in arrivo

31/10/2025

Separazione delle carriere: approvata la riforma, ora il referendum

31/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy