La dimissione da ogni incarico non esclude il pericolo attuale e concreto

Pubblicato il 21 febbraio 2013 Con sentenza n. 8072 del 2 febbraio 2013, la Cassazione ha respinto il ricorso presentato dall’ex amministratore unico di diverse società sottoposto, prima, a custodia cautelare in carcere e poi ai domiciliari in quanto coinvolto in diverse inchieste per evasione fiscale a seguito di emissione di falsa fatturazione.

L’uomo si era opposto alla misura cautelare sostenendo di essersi dimesso da ogni incarico nelle compagini sociali.

Detta circostanza, tuttavia, non aveva escluso – secondo i giudici di merito che avevano confermato la custodia – la sussistenza del pericolo attuale e concreto di reiterazione di reati analoghi; ed infatti, la nomina di un nuovo cda per le società coinvolte nella vicenda non escludeva in maniera assolutamente certa l'influenza dell'imprenditore in considerazione delle capacità persuasive dello stesso “di occulto manovratore già dimostrate”.
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