La perdita del diritto di voto a seguito di condanna è conforme alla Cedu

Pubblicato il 25 maggio 2012 La Grande Camera della Corte europea dei diritti dell’uomo, con sentenza depositata il 22 maggio 2012, relativamente alla causa “Scoppola contro Italia”, ha ribaltato la decisione con cui precedentemente la Corte di Strasburgo aveva ritenuto che la perdita del diritto al voto prevista, nell’ordinamento italiano, nei confronti del condannato che riceve anche la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, rappresentasse una violazione dell’articolo 3, protocollo 1 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Secondo la Grande Camera, in particolare, detta previsione sarebbe invece conforme alla Cedu in quanto non contemplerebbe una misura generale e automatica o applicata in modo indiscriminato ma collega il provvedimento alla natura e alla gravità del reato, tenendo conto oltretutto delle circostanze individuali.
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