La predisposizione di molti atti ogni giorno non costituisce indice di trascuratezza

Pubblicato il 25 aprile 2013 Con la sentenza n. 10042 del 24 aprile 2013, la Seconda sezione civile di Cassazione ha confermato la decisione con cui la Corte d’appello di Cagliari aveva escluso che un notaio potesse essere incolpato per negligenza a fronte della lavorazione dallo stesso operata di numerosi atti nel corso dello stesso giorno.

Dalla detta condotta – a detta dei giudici di merito – non poteva desumersi che la redazione di questi atti fosse stata eseguita in modo frettoloso e trascurato come, per contro, era stato ritenuto dal Consiglio notarile ricorrente in sede di legittimità.

E tale assunto è stato confermato dalla Suprema corte, secondo la quale non era sufficiente il richiamo al numero di atti - 10 o 15 al giorno - per dimostrare la negligenza del professionista.
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