La riforma forense a tutela anche dei giovani

Pubblicato il 27 aprile 2010
Lo scorso 23 aprile, il Consiglio nazionale forense ha varato un manifesto sulla riforma forense al fine di tentare di ristabilire la correttezza dell’informazione sul testo nonchè ribadire le ragioni per le quali la riforma è stata pensata anche a sostegno e non contro i giovani.

Nel testo, vengono illustrate tutte le scelte effettuate a tutela dei giovani; e così, il divieto di società di capitali eviterebbe i rischi di sfruttamento; le specializzazioni valorizzerebbero le specifiche vocazioni professionali dei professionisti più sensibili ai mutamenti della domanda di mercato; la disciplina della pubblicità mirerebbe ad evitare forme di concorrenza sleale a danno dei professionisti più giovani; il ripristino delle tariffe minime tutelerebbe la qualità della prestazione a tutto vantaggio dei consumatori, proteggendo, altresì, gli avvocati più giovani dal rischio di sfruttamento da parte delle grandi imprese bancarie ed assicurative; il tirocinio più effettivo e professionalizzante doterebbe gli aspiranti avvocati delle capacità necessarie per essere più competitivi sul mercato; il nuovo modello di tirocinio consentirebbe, infine, di superare l’esame di abilitazione con una prova scritta su di una materia a scelta del candidato a fronte delle attuali tre.

Annunciato, contestualmente, anche un piano di intervento economico a sostegno dell’accesso alla professione dei praticanti meritevoli.
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