L’accertamento prosegue anche se cade l’accusa penale

Pubblicato il 06 marzo 2012 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 3268 del 2 marzo 2012, spiega che:

- l’archiviazione dell’imputazione penale (non luogo a procedere) per falsa fatturazione verso l'azienda, non basta a fermare l'accertamento, scaturito proprio dalla contestazione della deduzione di costi documentati con fatture relative a operazioni asseritamente inesistenti;

- la Ctp, per stabilire il reddito dell’impresa, non ha la facoltà di utilizzare il metodo induttivo se l’Amministrazione finanziaria ha usato l’analitico.

In merito al primo principio, la Corte ribadisce l'assoluta indipendenza fra procedimento penale e procedimento fiscale e ricorda che è il Fisco a dover dimostrare che le operazioni non sono mai state poste in essere, anche se può farlo - ex articolo 39, primo comma, del dpr 29 settembre 1973, n. 600 - sulla base di presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Reddito di Libertà: nuove domande dal 12 maggio 2025

08/05/2025

TFR mensile, il no definitivo: Cassazione e INL chiudono ogni spazio interpretativo

08/05/2025

Web Tax: saldo 2024 in scadenza e nuove regole acconto 2025

08/05/2025

Decreto correttivo bis: cosa cambia per CPB, adempimenti e sanzioni

08/05/2025

Sempre più vicino l'avvio del Portale nazionale del sommerso

08/05/2025

Stranieri: sì al lavoro nelle more della conversione del permesso

08/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy