L'attività del familiare nello studio del professionista e l'adozione del provvedimento di sospensione

Pubblicato il 27 marzo 2012 L’attività del familiare negli studi professionali è strettamente correlata alla dimensione di questi ultimi. Infatti, laddove gli studi sono di piccole dimensioni l’aiutante non può essere ritenuto collaboratore familiare; nei casi in cui la dimensione degli studi professionali assuma un’entità tale da presupporre la costituzione di un’impresa, il familiare può prestare collaborazione ai sensi dell’art. 230 bis c.c. Il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale segue le medesime regole: nel caso di studi di piccole dimensioni l’atto di sospensione non può essere adottato, diversamente accade negli studi che assumono un’articolazione imprenditoriale.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Agevolazione ambientale: errore per incertezza normativa emendabile

10/09/2025

Costi da lite? Solo se sono certi

10/09/2025

Data Act: al via le nuove regole UE per l’accesso equo ai dati

10/09/2025

Fringe benefit auto aziendali: optional a carico del dipendente. Quale trattamento fiscale?

10/09/2025

Finanziamenti SIMEST 2025 per la transizione digitale anche alle imprese non esportatrici

10/09/2025

Tavolo sicurezza, ultimi interventi sul decreto legge in corso di emanazione

10/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy