Con la pubblicazione del messaggio n. 801 del 5 marzo 2025, l’Inps fornisce indicazioni dettagliate sulla presentazione delle domande per il riconoscimento dei lavori particolarmente faticosi e pesanti, con riferimento ai lavoratori che maturano i requisiti per l'accesso al pensionamento anticipato tra il 1° gennaio 2026 e il 31 dicembre 2026.
Vediamo di che si tratta.
Lavoratori impegnati in mansioni usuranti
Il trattamento pensionistico anticipato è destinato innanzitutto ai lavoratori impegnati in mansioni usuranti.
Tra queste categorie troviamo i lavoratori addetti alla "linea catena", i conducenti di veicoli di trasporto pubblico e tutti coloro che, per natura della propria attività, sono sottoposti a carichi fisici e psicologici elevati.
Questi lavoratori, a causa delle difficoltà e dei rischi connessi alla propria professione, possono dunque beneficiare di un accesso anticipato alla pensione, in quanto il lavoro che svolgono è considerato particolarmente faticoso e pesante.
L'agevolazione consiste nel poter accedere alla pensione prima dei consueti limiti di età, per favorire il recupero psicofisico di chi ha lavorato in condizioni gravose.
Lavoratori notturni e a turni
Un altro gruppo che può beneficiare del trattamento pensionistico anticipato riguarda i lavoratori notturni e a turni, soggetti ad orari di lavoro che comportano specifici disagi fisici e psicologici legati alla necessità di lavorare in orari notturni o alternati, fattore che impatta sulla propria salute e il proprio benessere.
A seconda del numero di giorni lavorativi annuali e della durata dei turni, vi sono requisiti specifici per accedere al pensionamento anticipato.
In particolare, la distinzione tra i lavoratori notturni e quelli a turni e la differenza nel numero di giorni lavorativi annuali influenzano in modo significativo le condizioni di pensionamento anticipato.
Lavoratori notturni con turni di lunga durata
Una delle categorie più rilevanti riguarda è però quella dei lavoratori notturni con turni di lunga durata, chiamati a svolgere la propria attività lavorativa in un periodo di tempo che copre l'intero anno lavorativo, con una prevalenza di ore di lavoro durante la notte.
Tale attività, in base alla normativa vigente, conferisce loro il diritto di beneficiare di una pensione anticipata anche se il numero di giorni lavorativi annuali è inferiore a quello dei lavoratori con turni di breve durata.
Per accedere al trattamento pensionistico anticipato, il lavoratore notturno con turni prolungati deve dimostrare che la propria attività lavorativa è stata svolta in condizioni di affaticamento e stress elevati, con particolare attenzione alle ore di lavoro effettuate durante il periodo notturno. Questo permette di riconoscere ufficialmente il proprio diritto al trattamento pensionistico anticipato, senza penalizzazioni rispetto a chi svolge attività lavorative meno usuranti.
I lavoratori dipendenti che accedono al trattamento pensionistico anticipato dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026 devono presentare i seguenti requisiti:
Per i lavoratori autonomi, i requisiti per accedere alla pensione anticipata dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026 sono i seguenti:
Le differenze principali tra i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi dunque risiedono nell’età minima e nel calcolo della quota pensionistica; inoltre, i lavoratori autonomi che hanno versato contributi in diverse gestioni previdenziali devono fare attenzione alla modalità di cumulo della propria contribuzione per il calcolo del diritto alla pensione anticipata.
La domanda di riconoscimento dei lavori particolarmente faticosi e pesanti deve essere presentata in modalità telematica attraverso il portale dell'Inps.
Documentazione necessaria
La domanda di pensionamento anticipato deve essere accompagnata dalla documentazione obbligatoria che attesti lo svolgimento di attività faticose e pesanti.
Documentazione equipollente in caso di incompletezza
Nel caso in cui la documentazione fornita non sia sufficiente per comprovare lo svolgimento delle attività faticose e pesanti, è possibile presentare documentazione equipollente, che può essere costituita da:
Una volta presentata la domanda di riconoscimento del beneficio pensionistico anticipato, l’Istituto provvederà a comunicare l'esito della richiesta al lavoratore.
Nel caso in cui la domanda venga accolta con riserva, ovvero se il lavoratore non ha ancora completato il periodo di maturazione dei requisiti, l’Inps fornirà una comunicazione che indica l’accoglimento della domanda, ma con il vincolo dell’effettivo perfezionamento dei requisiti entro il termine finale del 31 dicembre 2026. In questo caso, l’Istituto avviserà successivamente il lavoratore sull’effettiva eleggibilità per la pensione anticipata, in relazione al conseguimento degli ultimi requisiti.
La scadenza fondamentale per la presentazione delle domande di riconoscimento dei lavori particolarmente faticosi e pesanti è il 1° maggio 2025, data fondamentale per i lavoratori che desiderano accedere al trattamento pensionistico anticipato a partire dal 1° gennaio 2026.
Presentare la domanda entro questa data consente ai lavoratori di godere di un pensionamento anticipato senza incorrere in penalizzazioni o ritardi.
Che succede in caso di presentazione in ritardo
Se la domanda venga presentata oltre il termine del 1° maggio 2025 si applicano delle penalizzazioni sulla decorrenza della pensione.
Il trattamento pensionistico anticipato subisce infatti un differimento che varia in base al ritardo con cui la domanda viene presentata.
Queste penalizzazioni si applicano al periodo di maturazione del trattamento pensionistico, che si traduce in una posticipazione del momento in cui il lavoratore può effettivamente iniziare a percepire la pensione: quindi, chi vuole evitare il rischio di una posticipazione e godere pienamente dei benefici del pensionamento anticipato, deve fare attenzione a rispettare la scadenza del 1° maggio 2025.
Eccezioni per il settore scuola e alta formazione
Nel settore scuola e alta formazione artistica e musicale (AFAM), esistono specifiche eccezioni riguardo ai ritardi nella presentazione della domanda; questi settori sono infatti disciplinati da normative particolari che prevedono delle date di decorrenza differite in caso di ritardo nella presentazione della domanda.
In particolare, i lavoratori appartenenti al comparto scuola e al sistema AFAM non sono soggetti alle normali penalizzazioni previste per i ritardi. In questi casi, anche se la domanda viene presentata dopo la scadenza del 1° maggio 2025, il differimento della pensione non seguirà le regole generali. Ecco come funziona:
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