Lavoro agile, nuove disposizioni per le attività professionali

Pubblicato il 15 giugno 2020

Massimo utilizzo del lavoro agile (cd. “smart working”) per le attività professionali. Incentivazione anche per l’utilizzo delle ferie, dei congedi retribuiti per i dipendenti e degli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva. Inoltre, adozione dei protocolli di sicurezza anti-contagio, strumenti di protezione individuale e incentivazione delle operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro. Sono, invece, sospese fino al 14 luglio 2020, le fiere e i congressi, mentre i corsi professionali potranno essere svolti in presenza, ad eccezione degli esami di maturità.

Sono questi i tratti essenziali del Dpcm 11 giugno 2020, pubblicato nella stessa data in Gazzetta Ufficiale n. 147, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Coronavirus. Le nuove misure per il contenimento dell'emergenza decorrono dal 15 giugno 2020 fino al 14 luglio 2020.

Lavoro agile per le attività professionali

In ordine alle attività professionali il Dpcm in trattazione dispone che:

Ripresa dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza

Il menzionato decreto stabilisce che sarà nuovamente possibile svolgere in presenza i corsi di formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, a condizione che siano rispettate le misure di cui al “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione”.

Università, rispetto delle misure di prevenzione protezione

Nelle università, nelle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e negli enti pubblici di ricerca possono essere svolte alcune attività didattiche di alta formazione e/o di laboratorio o sperimentali a condizione, tra l’altro, che vengano adottate misure organizzative di prevenzione e protezione di cui al Documento tecnico succitato.

Spostamenti da e per l’estero, nuove regole

Infine, in materia di spostamenti da e per l'estero, è aumentato a 120 ore (5 giorni) il periodo massimo di permanenza senza obbligo di quarantena domiciliare per chi fa ingresso nel territorio nazionale per ragioni di lavoro, così come per il personale di imprese o enti aventi sede legale o secondaria in Italia che va all'estero per comprovate ragioni lavorative.

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