È stato pubblicato, sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il decreto ministeriale n. 173 del 15 dicembre 2025, recante norme per l’istituzione dell’Osservatorio sull’adozione di sistemi di intelligenza artificiale nel mondo del lavoro.
Il provvedimento si inserisce nel quadro delle politiche europee e nazionali in materia di intelligenza artificiale, in coerenza con il Regolamento (UE) 2024/1689 (AI Act), con la Strategia nazionale per l’IA e con gli indirizzi emersi in ambito G7.
L’obiettivo è accompagnare la trasformazione del mercato del lavoro attraverso un approccio regolato, proattivo e umano-centrico.
Presso il Ministero del Lavoro è istituito un Osservatorio permanente incaricato di definire una strategia sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito lavorativo, monitorarne l’impatto sull’occupazione e individuare i settori e le professioni maggiormente interessati dai cambiamenti tecnologici.
L’Osservatorio opera a supporto di lavoratori e imprese, con particolare attenzione alle PMI.
Tra le principali funzioni rientrano la raccolta e l’analisi dei dati sull’adozione dell’IA, la previsione delle tendenze del mercato del lavoro, l’individuazione delle competenze emergenti e di quelle a rischio di obsolescenza, il supporto alle politiche attive e la promozione della formazione continua.
Particolare rilievo è attribuito alla tutela dei diritti, alla sicurezza sul lavoro, alla non discriminazione, alla trasparenza e alla responsabilità dei sistemi di IA.
Il decreto n. 173 del 15 dicembre 2025 disciplina la struttura dell'Osservatorio, composta dal Presidente, dal Comitato di indirizzo, dai Comitati tecnico-scientifici, dalla Commissione Etica e dalla Consulta delle parti sociali, assicurando il coinvolgimento delle istituzioni, delle parti sociali e degli esperti.
L’INAPP fornisce supporto tecnico e organizzativo alle attività dell’Osservatorio.
L’Osservatorio è chiamato a produrre strategie, rapporti periodici e linee guida sull’impatto dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, contribuendo all’orientamento delle politiche pubbliche.
L’attuazione del decreto avviene senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e senza compensi per i componenti degli organi.
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