Le condanne estinte sono irrilevanti nella concessione degli appalti

Pubblicato il 02 settembre 2009
Il Tar della regione Lazio, con la sentenza n. 7483 del 22 luglio scorso, si è pronunciato sul ricorso presentato da un'impresa che si era vista revocare l'appalto aggiudicatole in quanto l'amministrazione aveva accertato la pronuncia di alcune sentenze di condanna, poi estinte, nei confronti del suo presidente. I giudici amministrativi, dopo un'attenta lettura del caso, hanno accolto il ricorso dell'impresa sottolineando come la scelta del Legislatore sia quella di aver previsto in modo diretto “l’irrilevanza di detti precedenti penali, non conservando alla stazione appaltante alcun potere di valutazione ulteriore sul possesso di requisiti morali in casi come quello in questione”.

Eleonora Pergolari
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